Medusa, spesso considerata la prima rapper donna del Paese, ha invece guadagnato notorietà internazionale trasferendosi in Francia, dove la sua musica ha trovato un pubblico più ampio.
Queen Nesrine e Tuny Girl hanno prodotto brani che criticano apertamente lo status quo nella Tunisia post-rivoluzionaria, affrontando temi come la corruzione politica e le disuguaglianze sociali. Lully Snake, rapper tuniso-algerina basata in Tunisia, ha introdotto innovazioni stilistiche mescolando il rap con il mahraganat, un genere di musica di strada egiziana, ampliando così i confini musicali del rap tunisino.; Queste artiste, spiega la ricercatrice in studi di genere Jyhene Kebsi al sito di informazione The Conversation, attraverso testi incisivi e performance carismatiche, stanno guadagnando riconoscimento sia a livello nazionale che internazionale, affrontando argomenti quali l'uguaglianza di genere, la libertà di espressione e le sfide quotidiane delle donne tunisine, contribuendo a una discussione più ampia sulla società contemporanea. La loro musica funge da piattaforma per esprimere esperienze personali e collettive, evidenziando questioni spesso trascurate nei discorsi pubblici.; L'ascesa di queste rapper rappresenta non solo un cambiamento nella musica hip-hop locale, ma anche un segnale di trasformazione culturale nel Paese. Evidenzia il ruolo crescente delle donne nella ridefinizione delle arti e del discorso pubblico in Tunisia. Attraverso la loro arte, queste donne stanno sfidando le norme tradizionali e aprendo la strada a future generazioni di artiste.; Questo fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di espressione artistica emerso durante e dopo la Rivoluzione dei Gelsomini del 2011. Durante quel periodo, l'arte di strada, la musica hip-hop e altre forme di espressione culturale svolsero un ruolo cruciale nel canalizzare il malcontento popolare e nel promuovere messaggi di cambiamento sociale. L'arte diventò un mezzo per reclamare lo spazio pubblico e sfidare l'autorità, con graffiti e murales che trasmettevano messaggi anti-establishment e richieste di libertà. In questo contesto, la musica hip-hop ha guadagnato popolarità come forma di resistenza, con artisti che affrontavano temi come la brutalità della polizia, la censura e le disuguaglianze sociali. La crescente presenza di donne nella scena hip-hop tunisina riflette una continuazione di questa tendenza verso l'uso dell'arte come strumento di cambiamento sociale e politico.; In qualche modo queste cinque rapper tunisine, solo una parte di una scena più ampia, stanno non solo ridefinendo il panorama musicale del Paese, ma stanno anche contribuendo a una più ampia trasformazione culturale e sociale, utilizzando la loro arte per affrontare e sfidare le norme esistenti e promuovere il cambiamento.
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