TUNISIB - Il primo ministro tunisino, Kamel Maddouri, ha presieduto un consiglio di governo ristretto dedicato all'esame del nuovo Codice degli idrocarburi, sottolineando che il settore degli idrocarburi è di importanza strategica sia economicamente che socialmente, evidenziando la necessità di tenere il passo con gli sviluppi del settore e di attuare una legislazione che rafforzi la sovranità energetica e incoraggi gli investimenti in esplorazione, sfruttamento, attracco e raffinazione. Lo si legge in una nota dell'esecutivo tunisino in cui viene osservato che il calo dei permessi di produzione ed esplorazione, la mancanza di una politica per promuovere il sito tunisino, l'incapacità di adattarsi agli sviluppi e l'aumento della dipendenza energetica richiedono lo sviluppo di una visione strategica per il settore energetico.
Questa visione deve identificare le opportunità nel settore, rafforzare la sovranità e la sicurezza energetica, diversificare l'offerta di prodotti energetici incoraggiando investimenti di qualità basati sui principi di buona governance, trasparenza, responsabilità, gestione efficiente e migliori prestazioni degli stakeholder. Maddouri ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare le capacità istituzionali delle varie strutture coinvolte, in particolare nei settori tecnico e legale, nonché di formarle nei vari meccanismi di prevenzione e risoluzione delle controversie per preservare i diritti e gli interessi dello Stato tunisino. Discutendo della legislazione che regola il settore degli idrocarburi, la ministra dell'Industria, delle Miniere e dell'Energia, Fatma Thabet Chiboub, ha rimarcato alcune difficoltà derivanti dalla mancanza di chiarezza o dall'assenza di determinate disposizioni legali. Ha inoltre delineato la metodologia adottata per il nuovo codice, che è stato sviluppato come parte di un approccio partecipativo.
Questo codice mira a esplorare nuove opportunità di investimento in settori vitali per lo sviluppo sostenibile, come l'energia rinnovabile. Inoltre, il ministro ha affrontato la situazione relativa alle concessioni in alcuni campi, nonché gli ostacoli che ostacolano la ricerca e l'esplorazione in alcuni progetti relativi all'affitto e allo sfruttamento di terreni collettivi e ai casi di arbitrato in corso. Chiboub ha anche parlato del calo della produzione di petrolio e delle lente procedure per la concessione dei permessi dovute al gran numero di parti interessate, riferendosi alla riduzione degli investimenti in esplorazione, ricerca e prospezione.
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