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Antonia, la capitana greca tra pesca e turismo al femminile

08 aprile 2025, 11:45

Redazione ANSA

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(ANSAmed) - SPALATO, 08 APR - Antonia Vasiliou viene da Cefalonia, una delle isole Ionie della Grecia. Insieme al marito, è stata tra le prime persone in Grecia ad ottenere una licenza per la pesca turistica, aprendo la strada a una nuova forma di turismo sostenibile nel paese.

"La nostra giornata inizia molto presto - racconta ai margini dell'evento Women in Fisheries, organizzato da Wwf Mediterraneo a Spalato-. Accogliamo gli ospiti sulle nostre barche: mio marito ha la sua barca e io la mia. Partiamo intorno alle otto del mattino, andiamo a ritirare le reti, principalmente per pescare aragoste. Mio marito è pescatore da 43 anni, io invece non sono nata in questo mestiere: ho studiato agricoltura per i prodotti biologici, ma dieci anni fa abbiamo colto un'opportunità e abbiamo cominciato insieme questo percorso. Da quattro anni ho la mia imbarcazione e guido io stessa i tour".

Dopo aver ritirato le reti e controllato il pescato, la giornata prosegue in una caletta isolata. Lì si prepara il pranzo, cucinando il pesce appena pescato accompagnato da piatti e stuzzichini locali tradizionali. "Ma prima di tutto, rimettiamo in mare le reti - spiega -. Il nostro lavoro è un equilibrio costante tra rispetto della natura e accoglienza degli ospiti".

La sostenibilità è al centro del progetto. "Ambientale, economica e sociale. Questo tipo di turismo sta crescendo molto in Grecia. In Italia esiste da molti anni, ma da noi ha solo una decina d'anni: è ancora un neonato, ma sta diventando qualcosa di molto bello. Sono davvero felice di essere tra le prime donne a portare avanti questa attività in un mestiere ancora fortemente maschile".

Le donne pescatrici in Grecia ci sono, ma spesso restano dietro le quinte. "Aiutano i mariti, lavorano sulle barche, fanno tutto… ma non sono riconosciute come proprietarie o capitane. Siamo ancora poche, purtroppo".

Riguardo all'incontro internazionale a Spalato, Antonia è entusiasta: "È stato fantastico. Dovrebbero esserci sempre più forum come questo. Le donne devono prendersi il posto che meritano, anche nel mondo della pesca. Spesso siamo noi a fare tutto il lavoro, anche se non si vede. E la pesca, se guardiamo alla storia, è sempre stata anche delle donne".

Lo scambio con altre professioniste del Mediterraneo è stato fonte di grande ispirazione: "Abbiamo condiviso idee, opinioni, esperienze. Torno a casa con tantissimi spunti nuovi da realizzare". (ANSAmed).

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