Lammy ha sollevato l'argomento della conferenza dopo che Saïed aveva ampiamente esposto il suo punto di vista, che oppone l'emergere di una nuova comunità/società umanista alla tradizionale comunità internazionale. Il presidente tunisino ha infatti sottolineato "che il mondo sta vivendo una fase totalmente diversa da tutte le precedenti, e che è in gestazione la nascita di una società umana, che anticipa nelle sue concezioni la tradizionale comunità internazionale. Questa società crede nei valori della libertà, della giustizia e della dignità e ritiene che l'essere umano sia unico e debba essere rispettato, preservato e protetto in ogni momento e in ogni luogo del mondo".
Ha illustrato il suo punto di vista sottolineando "che la risposta della comunità umanistica al genocidio e alla deliberata privazione dei legittimi diritti del popolo palestinese è stata più forte, più rapida e più unita di quella della tradizionale comunità internazionale". Successivamente, la nota presidenziale cita la questione migratoria, riguardo alla quale Saied ha insistito sulla "necessità di coordinare gli sforzi per smantellare le reti di tratta e lavorare per fornire condizioni di vita dignitose, in particolare nei paesi di origine", in modo che le vittime possano tornare nei loro paesi d'origine e lì godere di dignità, sicurezza e stabilità." Il ministero degli Esteri di tunisino aveva affermato in giornata che la visita di Lammy "mira a rafforzare l'amicizia e la cooperazione tra Tunisia e Gran Bretagna, che hanno visto uno sviluppo costante, in particolare dalla firma dell'Accordo di associazione tra i due Paesi nel 2019" e che questa visita avrebbe fornito un'opportunità per scambiare opinioni su una serie di questioni regionali e internazionali di reciproco interesse. (ANSAmed).
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