Sul fronte dell'immigrazione "registriamo un duplice obiettivo: la drastica riduzione degli sbarchi nel Mediterraneo centrale grazie al crollo delle partenze da Tunisia e Libia e la riduzione degli ingressi irregolari anche su altre rotte. Nel 2024 questi si sono ridotti del 60% rispetto al 2023, del 35% rispetto al 2022 e a differenza di quanto si va sostenendo, i numeri sono in linea con il 2024, con piccole oscillazioni dettate dalla complessa dinamica libica", ha proseguito.
"L'Organizzazione mondiale per le migrazioni ci dice che nel 2024, sulla rotta del Mediterraneo centrale, a fronte di circa 66 mila arrivi, si sono registrati 1.695 morti e dispersi. Nel 2023, con oltre 157 mila arrivi irregolari, i morti e i dispersi sono stati 2.526. Nel 2014, l'anno dell'operazione Mare nostrum, che nasceva per salvaguardare la vita in mare, gli arrivi furono circa 170 mila e si contarono 3.126 morti e dispersi. Cosa ci dicono questi dati? Che diminuire le partenze e stroncare il business dei trafficanti è l'unico modo per ridurre il numero dei migranti che perdono la vita nel tentativo di raggiungere l'Italia e l'Europa. È questo il risultato che più ci deve rendere maggiormente orgogliosi", ha aggiunto. (ANSAmed).
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