"Il nostro ambasciatore presso Israele, il nostro console a Gerusalemme, i nostri ambasciatori all'Onu e presso la Fao sono al lavoro per cercare di accelerare i tempi per far arrivare il prima possibile i nostri aiuti alla popolazione civile palestinese. Questa per noi rappresenta una priorità", ha detto Tajani, sottolineando che "ne parlerà" con l'omologo israeliano Gideon Saar.
L'ingresso degli aiuti tramite Food for Gaza "per noi rappresenta una priorità, in un momento in cui c'è una situazione di grave sofferenza a causa dei continui attacchi che ci sono da parte israeliana e con gli ostaggi ancora prigionieri, quindi stiamo facendo il massimo per poter far sì che ci siano gli aiuti che entrino dentro la Striscia", ha sottolineato. "Ne parlerò con il ministro degli Esteri israeliano", ma intanto "stiamo lavorando con i nostri diplomatici, faremo in modo di poter accelerare i tempi perché si possa sbloccare la situazione. Essendo il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite non sarebbe un'iniziativa unilaterale ma un'iniziativa con il coinvolgimento Onu. Visto che i nostri camion sono sempre passati ed è un programma che ha il sostegno sia del governo israeliano sia del governo palestinese, si può cercare di trovare una soluzione positiva", ha detto. (ANSAmed).
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