Parlare del Ramadan, dei suoi usi e rituali è diventata negli ultimi giorni una tendenza sui social media tunisini, dopo che un gran numero di influencer ha scelto di dedicare i propri contenuti a questo tema.
Per attirare l'attenzione e conquistare followers, alcuni di loro hanno scelto di mettere in risalto usanze e rituali che stanno gradualmente scomparendo, come acquistare pentole di rame dai mercatini o lucidarle, preparare diversi tipi di spezie e condimenti, cambiare parte dei mobili della casa o esporre pentole e piatti tradizionali in ceramica per decorare la tavola del Ramadan.
Nadia Medouri spiega che
quest'anno ha scelto di acquistare pentole di rame da utilizzare
durante il Ramadan perché ha guardato molti video sui benefici
della cottura in questo tipo di pentole e su come le donne
tunisine in passato si impegnavano a lucidarle in preparazione
per questo mese "perché il cibo cotto al loro interno è più
gustoso e più utile". Ibtissem, casalinga cinquantenne, ha detto
che quest'anno ha preferito preparare il caffè a casa, alla
vecchia maniera, spiegando di essere riuscita a farlo grazie
all'aiuto di un influencer che ha pubblicato un video su come
prepararlo a casa. Ma l'influenza dei social media sulle
abitudini dei tunisini durante il Ramadan non si limita a far
rivivere vecchi usi e rituali, ma anche a contribuire alla
creazione di nuovi usi e rituali. Le donne tunisine erano solite
accumulare alcuni articoli di base per preparare la tavola del
Ramadan, ma gli influencer hanno creato nuove abitudini come
tenere alcuni piatti in frigorifero per risparmiare tempo
durante il Ramadan. Se alcune di loro esageravano con questi
preparativi, questi diventano ora motivo di disprezzo e di
scherno tra i tunisini. Acquistare abiti tradizionali per le
serate del Ramadan, visitare monumenti religiosi, pregare nelle
moschee e trascorrere le serate nei centri storici, dove i caffè
tengono aperte le loro porte per accogliere i clienti durante la
notte, sono diventate abitudini che gli influencer hanno
ampiamente incoraggiato. Sabrine Jelassi, professoressa di
sociologia all'Università della Tunisi, riconosce che i social
media hanno avuto un impatto significativo sull'atmosfera del
Ramadan in Tunisia, spiegando hanno contribuito alla rinascita
di alcune usanze che stavano per essere dimenticate attraverso
l'evocazione da parte degli influencer di un tempo d'oro del
Ramadan, dando l'opportunità alla nuova generazione di
esplorarle. Ma questi influencer, secondo la professoressa,
hanno anche creato nuove abitudini che incoraggiano un maggiore
consumo attraverso campagne di pubblicità a pagamento,
sottolineando che l'aumento del volume della pubblicità pagata
dai grandi marchi agli influencer durante il Ramadan rivela
l'importanza dell'influenza online sul consumatore. "Grazie alla
loro grande influenza e all'immagine che promuovono di se stessi
vivendo una vita di prosperità e ricchezza, gli o le influencer
sono diventati modelli per gran parte dei tunisini, che fanno
paragoni tra le loro tavole e serate del Ramadan e ciò che
offrono e vogliono imitarli, il che è diventato una motivazione
per le persone che digiunano per adottare nuove abitudini di
consumo che sono in realtà incoraggiate dalle grandi aziende per
aumentare i loro profitti", ha spiegato la professoressa
ritenendo che queste siano "abitudini stilizzate e artificiali
che enfatizzano la celebrazione di questo mese, il che crea in
seguito una sorta di avversione per il Ramadan in alcuni
destinatari". (ANSAmed).
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