Una solenne commemorazione si è
svolta oggi, a Melfi (Potenza), nella villa comunale, per
ricordare - a 33 anni dalla morte - il brigadiere dei
Carabinieri Antonio Cezza, ferito mortalmente al viso da alcuni
colpi di fucile sparati da un malvivente, dopo essere
intervenuto, nonostante fosse libero dal servizio, proprio nella
villa, per sedare una violenza rissa.
A Cezza - nato a Cursi (Lecce), che aveva 26 anni e che morì
nell'ospedale "San Carlo" di Potenza cinque giorni dopo il
ferimento - fu conferita la medaglia d'oro al valor militare
alla memoria che, nella motivazione, lo definisce "fulgido
esempio di elette virtù militari, altissimo senso del dovere e
di generoso altruismo fino al supremo sacrificio".
Alla cerimonia hanno partecipato anche il prefetto di
Potenza, Michele Campanaro, e il comandante provinciale
Carabinieri di Potenza, colonnello Luca D'Amore, il sindaco di
Melfi, Giuseppe Maglione, e altre autorità civili e militari.
Una corona di alloro è stata deposta nella villa comunale, dove
Cezza fu ferito; nella cattedrale, poi, il vescovo di
Melfi-Rapolla-Venosa, monsignor Ciro Fanelli, ha celebrato una
Santa Messa.
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