I Carabinieri del nucleo operativo ecologico di Potenza hanno eseguito il sequestro preventivo di uno stabilimento, situato in provincia di Matera, specializzato nella produzione di componenti e strutture in polistirolo per il settore edile.
Il sequestro è stato disposto dal gip presso il Tribunale di Matera dopo aver accertato che la fabbrica continuava a produrre nonostante l'interdizione a cui era stata sottoposta.
Tra novembre e dicembre scorsi, infatti, i Carabinieri avevano accertato che l'azienda, "oltre senza le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, aveva abusivamente stoccato ingenti quantità di rifiuti da essa generati in alcune aree di proprietà di altre due aziende compiacenti". Era stata sequestrata un'area di 13 mila metri quadrati "su cui erano stoccati 10.500 metri cubi di scarti di lavorazione del polistirolo e 4.200 metri cubi di terre e rocce di scavo" ed era stata disposta "contestualmente l'immediata sospensione delle attività produttive della società monitorata". I reati ipotizzati a carico degli indagati sono, a vario titolo, quelli di gestione non autorizzata di rifiuti ed emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione". Si stanno approfondendo anche "eventuali responsabilità delle persone giuridiche".
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