Tele restaurate, argenti, libri
liturgici, corali e anche un corredo funerario del IV secolo
avanti Cristo: sono alcuni dei manufatti esposti nei nuovi spazi
espositivi del Museo diocesano di Matera (Mata), inaugurati l'8
marzo scorso dall'arcivescovo Giuseppe Antonio Caiazzo, in
occasione del suo saluto ai rappresentanti delle istituzioni
locali.
Lo spazio espositivo del Museo diocesano è stato ampliato con
due nuove sale, per una superficie complessiva di oltre cento
metri quadrati. Nella prima sala sono esposte opere di recente
restauro, insieme ad alcuni manufatti realizzati per il
Congresso eucaristico nazionale del 25 settembre 2022, tra i
quali l'altare e l'ambone utilizzati per la Santa Messa con Papa
Francesco. Nella seconda si può ammirare una tomba del IV secolo
a.C., scoperta nel 2019, insieme ad un corredo funerario,
composto da 21 vasi, che la Soprintendenza Archeologia, Belle
Arti e Paesaggio della Basilicata ha concesso in prestito al
Museo diocesano per farne oggetto di un'esposizione temporanea.
Il Mata, allestito in locali ristrutturati dell'ex Seminario,
venne aperto al pubblico per la prima volta il 16 aprile 2011,
su volere dell'allora arcivescovo della Diocesi di Matera,
monsignor Salvatore Ligorio. Tra le curiosità del Museo figura
l'accesso all'antica cripta ipogea dell'abbazia Sant' Eustachio
sul quale è stata edificata la Cattedrale materana.
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