(RIPETIZIONE CON SOTTOTITOLO CORRETTO)
Esponenti di spicco e
affiliati alle cosche vibonesi percepivano, senza averne titolo,
il reddito di cittadinanza avendo omesso di dichiarare
l'esistenza, a loro carico, di condanne per associazione a
delinquere di tipo mafioso. Sono 43 le persone denunciate dai
finanzieri del Comando provinciale di Vibo Valentia. Tra le
persone individuate figurano elementi di peso delle 'ndrine
locali come Leonardo Melluso, di 56 anni, ritenuto al vertice
dell'omonima cosca di Briatico, già coinvolto nell'operazione
"Costa Pulita"; Francesco La Rosa (46), affiliato all'omonima
cosca di Tropea, già condannato; Gaetano Muscia (67), affiliato
alla cosca Mancuso di Limbadi, già coinvolto nell'operazione
"Ossessione"; Pasquale Accorinti (52), affiliato alla cosca La
Rosa di Tropea, già coinvolto nell'operazione "Cerbero",
Raffaele Pardea(62), affiliato alla cosca Pardea-Ranisi di Vibo
Valentia e Francesco Gasparro (50), affiliato allo cosca
Accorinti di Zungri, già coinvolto nell'operazione "Rinascita
Scott".
Gli accertamenti, condotti dai finanzieri della Tenenza di
Tropea, sono stati eseguiti mediante il riscontro delle
informazioni dichiarate in sede di autocertificazione da parte
dei richiedenti, relative sia ai
medesimi che a ciascun componente del nucleo familiare. In tal
modo sono stati individuati 43 soggetti che, in prima persona o
attraverso i propri familiari, hanno chiesto ed ottenuto
dall'Inps il sussidio introdotto quale misura di contrasto alla
povertà o come strumento mirato al reinserimento nel mondo del
lavoro.
L'importo delle somme indebitamente ottenute, e segnalate alla
Procura di Vibo Valentia e all'Inps per la revoca del beneficio
e il recupero, ammonta a 225 mila euro. Le attività di controllo
nel settore proseguiranno in collaborazione con l'Inps.
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