"Camion da altre parti della
regione qui non ne arriveranno. Qui scaricheranno solo camion
dell'Ato Crotone e nessun altro. È bene che il presidente Spirlì
lo sappia". Lo ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce,
che da stamattina, insieme ai componenti della Giunta e della
maggioranza del Consiglio comunale, sta presidiando la discarica
privata della Sovreco dove, in base all'ordinanza emessa ieri
sera dal presidente facente funzioni della Regione, saranno
smaltiti i rifiuti provenienti da tutte le province della
Calabria.
Una misura di emergenza presa da Spirli in considerazione
della situazione che si sta registrando per la mancata raccolta
dei rifiuti in tutta la Calabria dove, come si spiega nella
stessa ordinanza, i siti di smaltimento pubblici non sono
efficienti e non riescono a smaltire i rifiuti. Secondo
l'ordinanza, la discarica della Sovreco dovrà ricevere 600
tonnellate di spazzatura da tutte le province calabresi, con un
costo di 150 euro a tonnellata.
"Questa è una supposta che hanno pensato di rifilarci - ha
detto Voce - pensando di smaltire i rifiuti nella discarica
prevista per i rifiuti pericolosi provenienti dalla bonifica
della zona industriale. Era stato trovato un accordo per
permetterci di portare i nostri rifiuti alla discarica di
Lamezia ed a Gioia Tauro, ma la decisione di ieri ci prende alla
sprovvista. Spirli e De Caprio non hanno avuto neppure il
coraggio di avvisare il sindaco".
Al presidio nella mattinata sono arrivati i sindaci di Isola
Capo Rizzuto. Maria Grazia Vittimberga, Caccuri, Marianna
Caligiuri, e Roccabernarda, Nicola Bilotta, e don Pasquale
Aceto, direttore dell'Ufficio della pastorale sociale e del
lavoro della Diocesi.
"Questo presidio - ha aggiunto il sindaco Voce - rappresenta
tutta la provincia di Crotone dove ogni tonnellata di rifiuti di
altre province che verrà smaltita sarà una tonnellata di veleni
in più che resterà sul territorio. Noi restiamo qui per impedire
un altro affronto a questa città".
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