"Sono felice, sono molto
soddisfatto di come si sia conclusa questa delicatissima
vertenza che metteva a rischio circa 1.000 posti di lavoro in
Calabria. Si garantisce il diritto al lavoro a donne e uomini, e
la serenità alle loro famiglie". lo ha detto il presidente della
Regione Calabria Roberto Occhiuto che stamane si è recato n
visita nelle sedi calabresi di Rende e Crotone della società
Konecta, l'azienda che attraverso il progetto di
dematerializzazione delle cartelle cliniche, ideato dalla
Regione Calabria, ha potuto assorbire i lavoratori dell'ex
Abramo Customer Care.
"Attualmente i neo assunti - è detto in una nota della
Regione Calabria - sono in fase di formazione ed attendono di
iniziare l'attività per Konecta, che prevede già entro il primo
anno di riuscire a digitalizzate 1 milione e 300 mila cartelle.
La vertenza Abramo Customer Care si è chiusa positivamente dopo
un percorso lungo e complesso, frutto di tanto impegno e del
grande lavoro di squadra che la Regione ha saputo mettere in
campo, grazie anche alla sinergia preziosa con il governo e con
tutte le organizzazioni sindacali. Un accordo che ha permesso il
passaggio dei lavoratori alla società Konecta, garantendo la
piena continuità occupazionale e il mantenimento delle
condizioni contrattuali. In questo progetto la Regione Calabria
ha investito 15 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5
milioni messi dal governo nazionale per dematerializzare le
nostre cartelle sanitarie".
"Abbiamo ideato un modello innovativo, qualcuno i primi mesi
mi definiva un visionario - ha aggiunto il presidente Occhiuto -
per la riconversione e il reinserimento nel mercato dei
lavoratori dei call center, un modello al quale adesso altri
territori guardano con interesse. La Regione, in questa
difficile e cruciale partita, non si è mai tirata indietro con
tutte le sue articolazioni e ha potuto raggiungere questo
importante risultato con il supporto del governo e delle
organizzazioni sindacali. Per questo desidero ringraziare ancora
una volta il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il capo
di gabinetto di Palazzo Chigi, Gaetano Caputi, il
sottosegretario di Stato con delega all'Innovazione, Alessio
Butti, le strutture del ministro Adolfo Urso, Francesco Soro, ad
dell'Istituto Poligrafico dello Stato, Pietro Labriola, ad di
Tim, e Angelo Borrelli, capo del Dipartimento per la
trasformazione digitale".
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