Revoca dell'ordinanza, dimissioni
di Errigo, legge regionale che vieta di portare i rifiuti
pericolosi in Calabria. Queste le richieste avanzate nel corso
della mobilitazione "Uniti per Crotone fermiamo l'ordinanza
ingiusta" svolta questa mattina in piazza della Resistenza.
Iniziativa promossa dal comitato Ambiente e salute insieme a
diverse associazioni, contro l'ordinanza con la quale il
commissario per la bonifica dell'area industriale, Emilio
Errigo, ha imposto ad Eni Rewind di iniziare la bonifica e di
smaltire i rifiuti nella discarica Sovreco di Crotone superando
il vincolo del Paur che, inserito nel Piano operativo di
bonifica approvato dal ministero dell'Ambiente nel 2019, vietava
lo smaltimento dei rifiuti pericolosi provenienti dall'area
industriale in Calabria.
Bassa l'adesione, circa duecento persone, ma per gli
organizzatori è stato un primo momento di mobilitazione al quale
ne seguiranno altri. Filippo Sestito, dopo aver ricapitolato la
vicenda ha ribadito la necessità di fermare lo smaltimento di
rifiuti pericolosi provenienti da altre regioni nella discarica
della Sovreco di Crotone: "Serve una legge regionale per
bloccare questi rifiuti e per chiudere la discarica".
Francesco Lombardo, presidente della Consulta degli studenti
ha detto che "Crotone deve ribellarsi. Crotone è stufa di essere
trattata come ultima della Calabria. Non possiamo stare fermi. A
nome degli studenti chiedo che i rifiuti della bonifica vadano
fuori Calabria".
Nessun simbolo di partito, nessuna bandiera; non c'erano
amministratori locali e regionali, ma tra la gente, con i
cartelli di protesta in mano contro Eni e l'ordinanza
commissariale, c'erano, invece, la deputata Vittoria Baldino
(M5s), che ha presentato una interrogazione alla Camera sul caso
Crotone, e l'europarlamentare Mimmo Lucano (Avs) che sono stati
ringraziati e salutati da un applauso.
"Crotone - ha detto la parlamentare del Movimento 5 stelle -
non può essere condannata a vivere e morire tra i veleni. E non
è ammissibile che dopo 25 anni ancora stiamo parlando di una
bonifica che non arriva e che quando arriva, arriva con la beffa
più grande: spostare questi rifiuti tossici di pochi metri
continuando a inquinare il territorio. Questo noi non lo
possiamo permettere Siamo qui insieme ai crotonesi per
combattere contro questa situazione. Penso che l'ordinanza di
Errigo sia una beffa per i crotonesi, non va nella direzione
degli interessi dello Stato. Ho chiesto che il governo revochi
la sua nomina".
"Porto la mia vicinanza al popolo crotonese- ha detto Lucano
- per dire che non vogliamo che i nostri territori siano
avvelenati dai rifiuti per decisioni prese dall'alto. Quando le
decisioni non tengono conto nemmeno di quelli che sono gli
orientamenti, le scelte del popolo mi viene voglia di mollare
tutto e portare le chiavi del Comune al Presidente della
Repubblica".
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