L'ipotesi principale resta quella
del tentativo di scassinare il Bancomat. Ma sulla bomba trovata
questa mattina dietro la saracinesca di una sede della Deutsche
Bank nel quartiere Vomero restano aperte tutte le piste, incluse
quelle di un attentato dimostrativo contro la Germania, fautrice
di una politica economica di rigore, o di un gesto della
criminalità organizzata.
Secondo gli artificieri dei carabinieri che l'hanno fatto
brillare nel pomeriggio alla foce del fiume Sarno, si trattava
di un "ordigno rudimentale, improvvisato" di forma cilindrica,
lungo 25 centimetri e con un diametro di otto. La miccia, lunga
circa 70 centimetri, era accesa alla punta ma si è poi spenta,
forse a causa dell'umidità. L'esplosivo era del genere
utilizzato nelle cave. Se l'ordigno fosse scoppiato avrebbe
provocato certamente danni all'edificio che ospita la banca;
impossibile prevedere se ci sarebbero state conseguenze sulle
persone.
Secondo i carabinieri l'ipotesi del Bancomat è la più
plausibile. Sono numerosi i precedenti di impianti scassinati
con l'esplosivo, per poi venire caricati su un'auto o un furgone
ed essere svuotati con tutta calma. Il fatto che la bomba non
fosse telecomandata e che nessuno ne abbia finora rivendicato
l'utilizzo avvalorerebbe questa ipotesi. Restano tuttavia alcuni
dubbi: per esempio, come mai l'ordigno sia stato collocato a
notevole distanza dall'apparecchio Bancomat. Il fascicolo è
sulla scrivania del pm Luigi Alberto Cannavale, del pool
antiterrorismo della Procura di Napoli, con il coordinamento
dell'aggiunto Fausto Zuccarelli.
I magistrati attendono le immagini degli impianti di
sorveglianza della zona: sarebbe importante innanzitutto capire
quando la bomba è stata collocata. Nell'attesa non tralasciano
alcuna ipotesi, incluse quella politica e quella della
criminalità organizzata.
La notizia del rinvenimento della bomba si è subito diffusa
in tutto il quartiere Vomero. Numerose le reazioni del mondo
della politica, a cominciare dal sindaco, Luigi de Magistris,
che al Vomero vive. In un primo momento de Magistris ha parlato
di "autunno caldo a causa delle politiche governative che
continuano a non puntare alla redistribuzione del reddito e alla
tutela delle fasce deboli". Successivamente ha corretto il tiro,
definendo la vicenda "grave e inquietante anche per la location
in cui è avvenuto il ritrovamento, davanti alla sede di un
istituto bancario e in una strada importante della città".
Massimo Paolucci, vicepresidente degli eurodeputati Pd, comunque
lo critica: "Destano stupore e preoccupazione le prime
dichiarazioni rilasciate da de Magistris. Il sindaco non può e
non deve usare parole ambigue, tentennare, apparire come se
giustificasse gravissimi episodi con l'autunno caldo, le
tensioni sociali, le scelte del governo".
La presidente della Commissione anticamorra del Consiglio
regionale, Angela Cortese, ha testimoniato solidarietà al
presidente della Municipalità, Mario Coppeto. Il 27 novembre la
Commissione si riunirà nell'aula del "parlamentino" della
Municipalità, in via Morghen.
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