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Giustizia: commercialisti, video-udienza non sia chimera

Giustizia

Giustizia: commercialisti, video-udienza non sia chimera

Processo tributario, concedere a tutti possibilità di difendersi

NAPOLI, 14 dicembre 2020, 16:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nella maggior parte delle Commissioni tributarie la possibilità dello svolgimento della pubblica udienza da remoto, prevista dalla legge, resta inattuata. E questo accade nonostante il ministero dell'Economia e delle Finanze abbia provveduto all'approvazione delle regole tecnico-operative per la partecipazione e lo svolgimento dell'udienza da remoto, tramite la piattaforma Skype for Business, con un decreto del direttore generale e l'elaborazione delle linee guida tecnico-operative". Lo affermano Matteo De Lise, presidente Ungdcec, Maria Pia Nucera, presidente Adc, Antonella La Porta, presidente Fiddoc, Amelia Luca, presidente Andoc, e Andrea Ferrari, presidente Aidc.
    "Le video-udienze possono garantire, ci sembra evidente, il diritto al contraddittorio nel processo tributario. Quasi tutti si dicono d'accordo, mentre i giudici tributari oppongono la mancanza di adeguate dotazioni informatiche e la difficoltà di garantire lo svolgimento delle video-udienze e, quindi, dispongono in prevalenza l'udienza cartolare con note scritte senza la presenza dei difensori oppure, come si è letto in un recente intervento sulla stampa del presidente del Cpgt, parlano di difficoltà legate al fatto di dover 'metabolizzare' la riforma". "È una risposta insoddisfacente: non comprendiamo quale possa essere la 'riforma da metabolizzare', considerando che il processo tributario telematico è obbligatorio già dal 1° luglio 2019 e, soprattutto, che la norma di cui si discute è stata emanata solo per regolare lo svolgimento delle udienze tributarie nel momento attuale di crisi". "È vero che le esigenze dei contribuenti collimano con una sentenza tempestiva e giuridicamente corretta, come ha affermato il presidente del Cpgt, ma la trattazione documentale potrebbe non consentire alle parti di riuscire ad illustrare al giudice tutti gli aspetti critici di natura tecnica del contenzioso a detrimento dei diritti costituzionalmente garantiti dell'effettività del contraddittorio e del diritto di difesa". Per questo "le commissioni tributarie non dovrebbero disporre l'udienza cartolare ma concedere la possibilità alle parti che lo richiedano di svolgere le video-udienze fino al termine del periodo emergenziale"
   

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