Un affiliato al clan Bisogno,
attivo a Cava dei Tirreni (Salerno) aveva costretto il titolare
di un bar, poi suicidatosi, a cedergli la propria attività non
potendo onorare un prestito ad usura.
Gennaro Ferrara, 51 anni, pregiudicato per associazione per
delinquere di stampo camorristico e ritenuto affiliato al clan
Bisogno fin dagli anni '90, è stato arrestato stamattina su
disposizione della DDA al termine delle indagini dei carabinieri
del nucleo investigativo di Salerno.
Deve rispondere di estorsione aggravata dal metodo mafioso,
intestazione fittizia di beni, erogazione di finanziamenti non
autorizzata e trasferimento fraudolento di beni e di valori.
Le indagini dei militari sono partite nel 2019 dall'
acquisizione da parte della famiglia Ferrara di un bar in via
XXV luglio, a Cava dei Tirreni annesso ad un distributore di
carburante, il cui proprietario si era suicidato il 28 luglio
2015 a causa dei forti debiti contratti.
Da Ferrara, il titolare del bar aveva ottenuio un prestito a
condizioni usurarie, che si era poi trasformata in una
estorsione.
La proprietà del locale era passata a Ferrara con un contratto
capestro che prevedeva l' attribuzione degli utili a Ferrara per
l'' 80 % , mentre i rischi di impresa ed i debiti restavano a
carico del proprietario.
Successivamente, il titolare aveva firmato una scrittura privata
che prevedeva il passaggio della attività commerciale a Ferrara
in cambio del versamento di 250 euro al mese che sarebbe cessato
alla morte di uno dei firmatari della scrittura privata. Pochi
mesi dopo il titolare del bar si era tolto la vita
I carabinieri hanno sequestrato alla famigilia Ferrara 90 mila e
500 euro anche per equivalente, il bar -pasticceria e
tabaccheria annesso al distributore di benzina in via XXV
luglio, e le quote delle società "Tm distributori s.a.s." e
"Peccati di gola s.a.s."..
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