"Apprendo con dispiacere che anche
al 'Picco' di La Spezia durante la partita con il Sassuolo sono
stati ascoltati cori razzisti contro Napoli e i napoletani.
L'accaduto è ancor più grave perché nella gara non era impegnata
la squadra del Napoli". E' la presa di posizione di Giuseppe
Pecoraro, ex capo della procura della Federcalcio.
"Vanno presi provvedimenti di altra natura - aggiunge
Pecoraro -. Oltre alla solita solidarietà delle istituzioni che
si manifesta in queste circostanze, propongo che non solo siano
irrogate sanzioni disciplinari esemplari,ma anche che il sindaco
di La Spezia con il presidente della squadra, nel prendere le
distanze, facciano qualcosa di concreto: assumano iniziative che
esaltino sotto il profilo culturale e sportivo la grandezza di
Napoli e del suo popolo, da mostre a convegni, così come
riconosciuta in tutto il mondo: le iniziative prese potrebbero
attenuare le pene". "Basta con gli ignoranti - conclude l'ex
procuratore federale - o forse è invidia?".
Sulla vicenda interviene anche Pasquale Di Fenza, Consigliere
Regionale dei Moderati. "Trovo del tutto assurdo e inconcepibile
- afferma - che durante la terza gara di campionato che non ha
niente a che vedere con il Napoli, tra Sassuolo e Spezia,
disputatasi allo Stadio Picco, si cantino cori contro la nostra
città e il nostro popolo. Non si capisce perché negli stadi -
prosegue - si continui a denigrare Napoli e i Napoletani, forse
perché la nostra Città è unica al mondo? Siamo persino abituati
a sentire cori violenti che inneggiano al Vesuvio. È una storia
che deve finire. Non importa da quale settore provengando questi
cori rivolti contro il popolo partenopeo, lo Spezia Calcio
prenda le distanze dai propri tifosi e mi auguro che la
Giustizia Sportiva sanzioni pesantemente coloro che vanno allo
Stadio solo per seminare odio. Non servono multe ma bisogna
chiudere gli Stadi, solo così potremo iniziare ad intravedere un
cambiamento. Napoli merita rispetto, basta razzismo".
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