Sold out nelle 10 repliche fin qui
effettuate - che fanno registrare oltre 11.000 spettatori - e in
migliaia prenotati per le recite in programma: sono i dati di
"Dignità Autonome di Prostituzione" di Luciano Melchionna. Di
scena nel Castel Sant'Elmo di Napoli, nella nuova edizione
prodotta da Teatro Bellini di Napoli ed Ente Teatro Cronaca con
la Direzione regionale Musei Campania e Castel
Sant'Elmo-Novecento a Napoli, lo spettacolo si conferma evento
importante della programmazione teatrale estiva ottenendo un
riscontro tale da persuadere gli organizzatori, d'intesa con la
Direzione del Museo campano, ad annunciarne una proroga fino al
16 luglio.
"Nonostante le sue 49 edizioni, le oltre 450 repliche e circa
700.000 spettatori di numerose città, 'Dignità Autonome di
Prostituzione' - sottolineano gli organizzatori - continua a far
breccia nel cuore del pubblico, forte di un solido impianto
drammaturgico ma anche di un cast eccellente che riesce a
rendere significante ogni angolo, scorcio, camminamento, di una
delle location storiche più imponenti e suggestive del nostro
Paese". "Questa edizione nasceva nel segno dell'amore -
sottolinea il regista e interprete Luciano Melchionna -
nell'accezione più estesa di questo termine. Pace, rispetto,
solidarietà, gentilezza, difesa dei diritti civili e denuncia di
ogni tipo di violenza, sono i temi che i nostri attori stanno
proponendo ogni sera al pubblico. Amore che, a guardare quanto
sta accadendo, è potentemente ricambiato dal pubblico, da
spettatori di ogni età che si uniscono a noi in un abbraccio
solidale, fortissimo, emozionante".
Circa 45 interpreti, di più generazioni, tra attori,
performer, cantanti e musicisti animano le antiche mura del
Castello nel format inventato da Melchionna con Betta Cianchini
che ripropone il suo gioco teatrale, capovolgendo il segno
negativo attribuito al termine di "casa chiusa" offrendo oggi,
in quello che è definito "bordello dell'Arte", solo "pillole di
piacere per la mente e per il cuore dello spettatore", frammenti
di teatro civile che, attraverso i monologhi e le performance,
compongono il composito canovaccio e la drammaturgia dello
spettacolo.
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