Dal Mozarteum di Salisburgo diretto
da Luigi Piovano, a Richard Galliano e Nicola Piovani, saranno
in tutto 18 i concerti che, insieme a molteplici iniziative
collaterali e progetti di formazione, costituiscono la nuova
proposta dell'Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli.
Presentata nel Teatro Sannazaro, dopo un flash mob su via Chiaia
del Quartetto di sassofoni del Conservatorio San Pietro a
Majella, la stagione è stata esposta da Oreste de Divitiis e
Tommaso Rossi, rispettivamente presidente e direttore artistico,
e dagli interventi di Ferdinando Tozzi (consigliere del sindaco
per l'industria musicale), Antonio Florio (per lo ScarlattiLab),
Costantino Catena (Progetto Rachmaninov) e Chiara Macor
(Scarlatti Musicomics).
Si inaugura l'11 ottobre al Sannazaro con il concerto di
Alexander Gadjev, pluripremiato pianista italo-sloveno, e si
prosegue, fino al prossimo 18 aprile, con protagonisti della
scena musicale italiana e non, tra cui l'Orchestra di Padova e
del Veneto diretta da Alessandro Cadario con Leonora Armellini
al piano, Alexander Lonquich, Alexander Romanovsky, l'ensemble
Ars Ludi e, tra gli artisti napoletani, il chitarrista Aniello
Desiderio, la Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio con
il tenore Ian Bostridge e l'Ensemble Barocco di Napoli con un
concerto incentrato sull'opera di Georg Philipp Telemann. "La
nuova stagione - sottolinea Oreste de Divitiis - coinvolgerà
sedi e teatri diversi: Il Sannazaro, l'Acacia e il Teatro
Mercadante, così da ampliare il raggio d'azione della nostra
struttura a varie aree della città, oltre che della provincia e
della Campania". Un impegno che l'Associazione persegue con il
sostegno di numerose istituzioni, pubbliche e private, che vanno
dal MiC, alla Regione Campania, al Comune, alla Città
Metropolitana, ad Intesasanpaolo, Seda Group, Moccia, Caronte e
Unione Industriali. "Una sinergia preziosa che ci consente -
dice Tommaso Rossi - di sostenere una stagione caratterizzata
dalla estrema varietà nella proposta musicale che, dal barocco
al jazz, dalla musica da camera al repertorio sinfonico, si
offre a più punti di vista, sollecitando l'interesse di un
pubblico sempre più ampio e trasversale".
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