Un presepe in divenire, dalla forma
ottagonale, che diventa il portale dell'Archivio Storico e la
trasposizione plastica del suo patrimonio: il "Presepe dei
Banchi", realizzato in collaborazione con l'Associazione
presepistica napoletana, è in mostra permanente a Palazzo Ricca
nella sede della Fondazione Banco di Napoli. Il focus: la
missione degli otto Banchi Pubblici di Napoli nel presepe del
Settecento. La peculiarità dell'allestimento permanente,
sottolineano i promotori, "è la possibilità di rinnovarsi
continuamente nel racconto inserendo nuovi personaggi e dettagli
che fanno parte delle 'storie' già note o di nuova scoperta
dell'Archivio. Un esempio è la presenza dell'architetto
Ferdinando Fuga che si reca al Banco di San Giacomo e Vittoria a
riscuotere il compenso disposto per il progetto del 'Cimitero
delle 366 fosse' ".
Un progetto cominciato dall'ex presidente della Fondazione
Rossella Paliotto e portato avanti dal professor Orazio
Abbamonte, presidente in carica. Nel teatro a cielo aperto del
presepe, gli antichi Banchi Pubblici diventano 8 piccoli
palcoscenici dove nella cosmopolita società della Napoli
Capitale si riconoscono usurai, ammalati incurabili, mercanti,
orfani, carcerati per debiti insoluti, giovani pericolanti,
cortigiani e funzionari del dazio. "Il presepe napoletano è una
miniera inesauribile di informazioni, dati e dettagli su Napoli
- spiega l'architetto Vincenzo Nicolella, direttore artistico
dell'Associazione Presepistica Napoletana - un contenitore di
contenitori, in cui è possibile leggere la stratificazione nel
tempo della società napoletana e delle vicende che si sono
alternate coinvolgendo a vario titolo ogni suo strato. È
archivio tridimensionale di storia, arte, cultura, religiosità e
tradizione". L'analogia di approccio narrativo proprio del
presepe napoletano con le tecniche di storytelling dell'ente
strumentale della Fondazione Banco di Napoli "Il Cartastorie",
ha suggerito il progetto del "Presepe dei Banchi", di fatto, un
particolare storytelling ambientato nel centro antico di fine
Settecento dove erano attivi gli antichi banchi Santi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA