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A Secondigliano i detenuti si raccontano in un corto animato

A Secondigliano i detenuti si raccontano in un corto animato

Nel carcere avviati percorsi di illustrazione e di animazione

NAPOLI, 17 gennaio 2024, 12:56

Redazione ANSA

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Oltre 3mila disegni che hanno raccontato emozioni, paure e che si sono trasformati in un cortometraggio, 'Ofaria', realizzato dai detenuti del carcere di Secondigliano. Uno sfogo al proprio estro, alla propria creatività risultato di un progetto che la direzione del carcere ha avviato in collaborazione con Art33, il Cultural Hub di Napoli Est.
    La presenza sempre maggiore di detenuti di età compresa tra i 18 e i 25 anni ha suggerito l'attivazione, a Secondigliano, di un nuovo percorso formativo. "L'obiettivo di questi percorsi è stato duplice - spiega la direzione della casa circondariale - Da un lato, si è voluto fare in modo che questi ragazzi conoscessero il mondo dell'animazione anche da un punto di vista tecnico, seppur attraverso un primo e molto generale trasferimento di competenze, dall'altro si è voluto fornire loro una nuova occasione di espressione di sé e della propria creatività".
    "Il percorso, perfettamente in linea con la filosofia del nostro centro audiovisivi, si è posto come uno strumento per raccontare e raccontarsi oltre ogni barriera", sottolinea Mariarosaria Teatro, responsabile del cultural hub Art33. Il percorso si è tradotto in un modulo di disegno e street art, curato dallo street artist Fabio De Angeli e dal fonico Salvatore Cosentino, e in un modulo di illustrazione e animazione, con l'illustratore e regista Ahmed Ben Nessib e con i musicisti Antonio Raia e Sergio Naddei.
    "Lavorare con i detenuti è stata un'esperienza straordinaria - racconta Ahmed Ben Nessib, disegnatore e regista di cortometraggi animati, nato a Tunisi nel 1992 - Ci siamo interrogati sulla funzione emotiva e cognitiva del faro, di cosa possa significare per una persona smarrita in mare, e abbiamo cercato nei nostri ricordi immagini e figure che, per metafora, hanno orientato i nostri viaggi. I detenuti hanno prodotto 3086 disegni, frutto di otto incontri: il prodotto finale è esclusivamente loro".
    Il cortometraggio "Ofarja" sarà proiettato per la prima volta venerdì 19 gennaio all'interno della casa circondariale alla presenza dei detenuti e dei familiari.
   

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