Oltre 3mila disegni che hanno
raccontato emozioni, paure e che si sono trasformati in un
cortometraggio, 'Ofaria', realizzato dai detenuti del carcere di
Secondigliano. Uno sfogo al proprio estro, alla propria
creatività risultato di un progetto che la direzione del carcere
ha avviato in collaborazione con Art33, il Cultural Hub di
Napoli Est.
La presenza sempre maggiore di detenuti di età compresa tra i
18 e i 25 anni ha suggerito l'attivazione, a Secondigliano, di
un nuovo percorso formativo. "L'obiettivo di questi percorsi è
stato duplice - spiega la direzione della casa circondariale -
Da un lato, si è voluto fare in modo che questi ragazzi
conoscessero il mondo dell'animazione anche da un punto di vista
tecnico, seppur attraverso un primo e molto generale
trasferimento di competenze, dall'altro si è voluto fornire loro
una nuova occasione di espressione di sé e della propria
creatività".
"Il percorso, perfettamente in linea con la filosofia del nostro
centro audiovisivi, si è posto come uno strumento per raccontare
e raccontarsi oltre ogni barriera", sottolinea Mariarosaria
Teatro, responsabile del cultural hub Art33. Il percorso si è
tradotto in un modulo di disegno e street art, curato dallo
street artist Fabio De Angeli e dal fonico Salvatore Cosentino,
e in un modulo di illustrazione e animazione, con l'illustratore
e regista Ahmed Ben Nessib e con i musicisti Antonio Raia e
Sergio Naddei.
"Lavorare con i detenuti è stata un'esperienza straordinaria
- racconta Ahmed Ben Nessib, disegnatore e regista di
cortometraggi animati, nato a Tunisi nel 1992 - Ci siamo
interrogati sulla funzione emotiva e cognitiva del faro, di cosa
possa significare per una persona smarrita in mare, e abbiamo
cercato nei nostri ricordi immagini e figure che, per metafora,
hanno orientato i nostri viaggi. I detenuti hanno prodotto 3086
disegni, frutto di otto incontri: il prodotto finale è
esclusivamente loro".
Il cortometraggio "Ofarja" sarà proiettato per la prima volta
venerdì 19 gennaio all'interno della casa circondariale alla
presenza dei detenuti e dei familiari.
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