Marxisti-leninisti a raccolta a
Capri, domenica prossima, 21 gennaio, per celebrare i cento anni
dalla morte del padre della rivoluzione russa davanti al
monumento a lui dedicato, scolpito su lastre di marmo da Giacomo
Manzù, nel 1968, su incarico dell'ambasciata sovietica in
Italia. Un monumento che fu posto nella piazzetta sottostante
Villa Blaesus, oggi hotel Villa Krupp, che ospitò lo scrittore
russo Maksim Gor'kij e fu sede della famosa partita a scacchi
proprio tra Lenin e Bogdanov con Gor'kij spettatore (un episodio
ricostruito nel libro Scacco Allo Zar dell'attuale ministro alla
Cultura, Gennaro Sangiuliano).
All'iniziativa di Capri, come scrive il Corriere del
Mezzogiorno, sono stati chiamati a partecipare in particolare i
marxisti-leninisti del sud. A partire dalle 11, ci saranno
interventi, saluti e un videocollegamento con l'analoga
manifestazione prevista in contemporanea a Cavriago, a Reggio
Emilia, davanti a un altro monumento di Lenin, morto proprio il
21 gennaio 1924.
"Che brilli alta e splendente la stella di Lenin a Capri", si
legge nel manifesto del partito marxista-leninista italiano, che
ha promosso l'iniziativa, con le cellule Vesuvio Rosso di Napoli
e "Il Sol dell'Avvenir" dell'isola d'Ischia e l'adesione di vari
partiti e movimenti: il Partito della Rifondazione Comunista e
il Partito Comunista Italiano di Prato, la Confederazione delle
Sinistre, Inventare il Futuro, la Città futura, Verde Ambiente
Società, il Laboratorio politico Iskra, il Movimento 7 Novembre
di Napoli.
Lenin soggiornò due volte sull'Isola azzurra, nel 1908 e 1910,
sempre invitato da Gor'kij, che ospitava anche diversi esuli
russi, intellettuali e rivoluzionari, con l'obiettivo, sembra,
di costituire una sorta di Scuola di capri per formare i nuovi
teorici della rivoluzione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA