Grande partecipazione di pubblico per l'apertura delle celebrazioni del Capodanno cinese 2024, nel segno del Drago, nella Sala del grande Refettorio e nella Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.
E' stato Roberto Tottoli, Rettore dell'Università di Napoli 'L'Orientale' a dare inizio ai festeggiamenti organizzati dall'Istituto Confucio dell'Università di Napoli "L'Orientale", in collaborazione con il Comune. "L'Orientale trae le sue origini dal Collegio dei cinesi - ha ricordato - da quasi 300 anni l'ateneo si impegna a diffondere la lingua e la cultura cinese e insieme all'Istituto Confucio organizza tante iniziative e così promuove la conoscenza e la comprensione reciproca tra diverse culture, consolidando il ruolo di Napoli come ponte tra l'Oriente e l'Occidente e oggi offriamo alla città di Napoli un'occasione unica per avvicinarsi ad una grande civiltà".
Valeria Varriano, direttrice dell'Istituto Confucio di Napoli ha spiegato che "per le nuove generazioni Napoli non è soltanto un luogo dove venire a lavorare ma anche una meta ambita dove venire a studiare. In Cina c'è una grande attenzione nei confronti della nostra città, scrittori e intellettuali cinesi sono desiderosi di conoscere Napoli e ne apprezzano la vivacità ma anche l'apertura. Napoli è un po' come un drago, rappresenta rinascita e vitalità".
Spiega quanto sia importante per la cultura cinese la festa di primavera, generalmente nota come Capodanno Cinese Cheng Hongjin, Co-direttore dell'Istituto Confucio di Napoli: "E' una festa molto sentita, la più importante festività cinese.
Un'occasione per riunirsi con le persone care per fare un bilancio e programmare il futuro".
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