Due anni per portare i ragazzi che
avevano abbandonato la scuola su una nuova strada, ritrovando la
fiducia in se stessi sino ai tirocini per socializzarli al
lavoro. E' questo l'obiettivo del progetto Se.Po.Pas. che oggi a
Napoli ha chiuso il suo percorso dopo 24 mesi. Il programma è
stato svolto anche a Messina e Reggio Calabria, portando a
ottimi risultati l'obiettivo finanziato dall'impresa sociale Con
i Bambini, presieduta da Marco Rossi Doria.
A Napoli Se.Po.Pas. si è svolto al parco dei Quartieri
Spagnoli, messo a disposizione dal Comune di Napoli, con
l'Associazione Quartieri Spagnoli: "In Italia - spiega Giovanni
Laino, progettista dell'iniziativa - oltre il 16% degli studenti
abbandona gli studi superiori. Una falla che nelle zone più
disagiate delle aree metropolitane, soprattutto al Sud,
raggiunge valori doppi dei neet. Da anni a Napoli diversi enti
del terzo settore lavorano per il Comune o con risorse delle
fondazioni, per offrire una sponda a questi giovani, con
percorsi di risarcimento morale, psicologico, con cui si prova a
far superare una forte disistima soprattutto nella scuola. E'
una questione molto spinosa su cui è ancora diffuso un approccio
dilettantistico e improvvisato. Qui, a Messina e Reggio Calabria
abbiamo provato con un modello di percorso biennale di seconda
opportunità, concluso con tirocini in piccole imprese,
esperienze erasmus fatte in altre città. La valutazione del
progetto è complessivamente molto positiva ed è evidente che
nelle città serve un monitoraggio su questa particolare domanda
sommersa che tanti, ragazze e ragazzi, non riescono ad
esprimere. Oggi, l'Associazione Quartieri Spagnoli propone al
Comune di Napoli di lavorare insieme, anche con altri enti, a un
nuovo modello di intervento per mettere in sinergia interventi
già esistenti e nuove tipologie di servizi per una seconda
opportunità a centinaia di ragazze e ragazzi".
Un percorso che è stato apprezzato dall'assessore alle
Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese:
"L'associazione ha dimostrato di poter fare un grande lavoro,
perché creare delle connessioni tra giovani, famiglie e attività
produttive significa poi un percorso di formazione completamente
moderno. Il progetto non si è basato solo su un solo modo di
operare, ma ha dato ai giovani la possibilità di mettersi alla
prova, viaggiare, di conoscere la città, dando alla fine un
risultato eccellente. Ho parlato oggi con alcuni ragazzi e
veramente credo che questo sia un lavoro che non debba essere
perso. Già penso di allargare questa strada, creando delle
manifestazioni di interesse per gli enti commerciali che
vogliono prendere come tirocinanti dei giovani che fanno un
percorso di formazione, attraverso il tutoraggio che
l'Associazione Quartieri Spagnoli ha fatto guidando i giovani.
Questa potrebbe essere una risposta nazionale per l'occupazione
perché i numeri ci dicono che i posti di lavoro ci sono, ma non
c'è il match, non si riescono a incontrare offerte e possibilità
e questo invece in Se.Po.Pas è stato fatto con successo".
I risultati del progetto sono stati apprezzati da Marco Rossi
Doria, che sottolinea come "l'approccio innovativo e fortemente
pratico si è dimostrato in grado di allentare le difese che
molti dei ragazzi avevano rispetto allo studio. Staccando il
concetto di apprendimento da quello di verbosità e dal metodo di
istruzione tradizionale, molti di loro hanno riacquistato il
piacere di imparare e di esercitare le proprie capacità,
decostruendo abitudini, copioni esistenziali, livelli di
autostima e modalità di relazionarsi. Il ruolo dei tutor è stato
fondamentale per sostegno e rinforzo dell'autostima". Rossi
Doria, sul progetto che ha coinvolto anche le famiglie degli
adolescenti, spiega che "per molti beneficiari è stato un
percorso di crescita e socializzazione che ha portato a
significativi cambiamenti in termini di frequenza,
partecipazione e condivisione di azioni e di spazi. Oggi auspico
che il progetto Se.Po.Pas. diventi un modello replicabile e
adattabile in altri contesti, facendo diventare le metodologie
innovative sperimentate ad altri enti e organizzazioni che si
occupano di neet. Ai giovani dico che non è sempre facile
trovare la propria strada nella vita, ci sono ostacoli, dubbi,
momenti di sconforto. Ma è proprio in questi anni che è
importante avere al proprio fianco persone che credono in loro,
che li sostengano a tirar fuori il meglio ".
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