Sarà in scena al Teatro Elicantropo
di Napoli da domani, 21 marzo, alle 20.30 (repliche fino a
domenica 24), 'Cervus' del drammaturgo americano Aaron Mark, con
Ludovica Apollonj Ghetti e Michele Demaria, quest'ultimo anche
regista, traduttore e scenografo. Presentato da Lumik Teatro e
Teatro Studio Uno, 'Cervus', opera sarcastica e pungente, dalle
tinte noir e grottesche, racconta la solitudine e le
incomprensioni di una coppia contemporanea, che nel suo
allestimento si avvale delle musiche originali di Giorgio Mirto
e delle luci a cura di Michelangelo Vitullo.
Ken e Cynthia, marito e moglie, un weekend in campagna,
spiega una nota di presentazione. "Lui parla parla parla e lei
si limita ad ascoltare (forse). Sono finalmente rimasti soli,
poiché la figlia è andata all'università, il gatto è scappato,
la madre è morta.
Possono, finalmente, ritrovare la loro vita di coppia e godersi
un po' di solitudine. Durante il tragitto però investono un
cervo e la bestia agonizza in mezzo alla strada". Se la donna,
in preda ai sensi di colpa, vuole salvarla, l'uomo, più
pragmaticamente, mette fine alle sue sofferenze dandole il colpo
di grazia. La donna però non si rassegna, intravedendo vita lì
dove c'è solo un corpo morto sanguinante. Decide, quindi, di
mettere il cervo nel portabagagli e lo porta a casa per
prestargli soccorso. Quello che doveva essere un weekend
romantico si tramuta in un weekend delirante dove Cynthia, la
donna, cerca di nutrire un cadavere, lo coccola e gli parla,
mentre l'uomo assiste impotente al progressivo delirio di sua
moglie.
In un continuo ribaltamento di forze tra zucche e omelette,
tra sangue e docce, si svolge questa nerissima commedia. I
legami familiari, gli impegni lavorativi, i soldi, lo stress
della vita quotidiana vengono messi sulla bilancia insieme con
terra, sangue e acqua, in un'altalena emozionale officiata
dall'occhio vitreo del misterioso Cervus. "E' una pièce
divertente ma spietata nell'esaminare la natura dell'uomo -
conclude la nota - ma divertita nel raccontarne le
inadeguatezze, con protagonisti normali, con i difetti e le
idiosincrasie dell'uomo moderno".
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