"Caos organizzativo per chiusura
del carcere femminile di Pozzuoli, con detenute e agenti allo
sbaraglio: ancora una volta l'amministrazione Penitenziaria
Campana dimostra di non aver contezza degli inesauribili
sacrifici che personale di Polizia Penitenziaria della Regione
profonde quotidianamente nel promuovere sicurezza negli istituti
di pena" Così, in una nota, i sindacati Sinappe, Uspp, Uil P.a e
P.p Cisl commentano le difficoltà innescate dalla chiusura del
carcere femminile di Pozzuoli, a causa del susseguirsi degli
sciami sismici nell' area flegrea.
"Ieri si è tenuta - fanno sapere i sindacati - una riunione
al Provveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria Campana,
per fronteggiare la cogente problematica del destino di detenute
e Personale di Polizia Penitenziaria del carcere femminile di
Pozzuoli a seguito della chiusura intervenuta dopo i danni
subiti dalle scosse di terremoto degli ultimi giorni. La
riunione ovviamente non ha dato gli esiti sperati dimostrando
che il vertice regionale annaspa nel caos più totale". I
sindacati auspicano di ricevere quanto primal "chiare risposte
circa il destino del personale della casa circondariale di
Pozzuoli, tenendo conto delle esigenze familiari degli stessi:
sarebbe inconcepibile prevedere provvedimenti unilaterali e
senza il dovuto compenso previsto per il disagio de quo, il
cosiddetto regime forfettario così come già fatto dalla Dgmc su
scala Nazionale nel caso della Ipm Cesare Beccaria di Milano".
"È sicuramente un segnale chiaro - continuano i sindacati -
l'assenza del signor provveditore a tale incontro in un momento
storico dove le problematiche e le notizie che giungono dai vari
istituti, sono comparabili a dei veri e propri bollettini di
guerra, e le relazioni sindacali sono ai minimi storici in una
regione in cui sino ad oggi vi è stata sempre piena sinergia e
spirito di collaborazione tra le organizzazioni sindacali e
l'amministrazione nell'interesse collettivo".
"Questo è il motivo per cui il 31 maggio - concludono i
sindacati - protesteremo congiuntamente dinnanzi alla sede
istituzionale del Prap Campania e per cui il pensiero collettivo
per fronteggiare la sempre più drammatica emergenza è dichiarare
lo stato di emergenza per le carceri".
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