La scorsa notte l'ospedale
Cardarelli di Napoli si è tinto di viola per la Giornata
internazionale dell'Epilessia, l'International Epilepsy Day in
programma oggi in oltre 180 Paesi per sensibilizzare la
popolazione su una delle patologie neurologiche più diffuse.
Anche quest'anno l'ospedale napoletano ha aderito all'appello
della Lice (Lega italiana Contro L'Epilessia) proiettando una
luce viola sulla facciata del suo padiglione monumentale con lo
scopo di accendere un riflettore sulla malattia, che in Italia
colpisce tra le 500-600 mila persone e oltre 50 milioni in tutto
il mondo.
Le crisi epilettiche sono manifestazioni clinicamente molto
variegate, che insorgono improvvisamente e hanno breve durata
(da pochi secondi a pochi minuti), sono determinate da impulsi
elettrici abnormi di uno o più gruppi di neuroni
"ipereccitabili". L'epilessia è stata riconosciuta come malattia
sociale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già dal
1965, tuttavia ancora oggi viene tenuta nascosta per motivi
psicologici e personali. Persiste infatti uno stigma sociale
rispetto al paziente epilettico, che procura discriminazioni ed
emarginazione. Un ostacolo alla cura e alla conoscenza che la
Giornata internazionale dell'Epilessia intende combattere.
Il Cardarelli adotta una presa in carico globale dei
pazienti, che vengono seguiti sia dopo l'accesso in pronto
soccorso da parte dell'équipe di Neurologia, diretta da Vincenzo
Andreone, che in elezione attraverso il Centro Epilessia di cui
è responsabile Marianna Pezzella, afferente alla unità operativa
complessa di Neurofisiopatologia diretta da Francesco
Habetswallner, riconosciuto dalla Lice (Lega italiana Contro
l'Epilessia) come centro medico di II livello. Oltre 800 i
pazienti presi in carico, con possibilità di visite
specialistiche in tre giorni settimanali (lunedì mattina,
martedì mattina, giovedì pomeriggio). Il Cardarelli è anche
impegnato con il Santobono Pausilipon nella gestione della
transizione della malattia dall'infanzia all'età adulta.
Presso il Centro è possibile effettuare
l'elettroencefalogramma in veglia, in privazione di sonno e
Video-elettroencefalogramma. Il Cardarelli partecipa inoltre
attivamente a trial farmacologici, con possibilità di accesso
alle più innovative terapie antiepilettiche, come la
stimolazione vagale.
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