Il presidente della Conferenza
Nazionale dei Presidenti dei Conservatori (CO.PRE.CO.), Ivano
Iai, ha visitato oggi il Conservatorio di San Pietro a Majella,
dove ha incontrato la nuova presidente Carla Ciccarelli e il
direttore Gaetano Panariello. Un'occasione - si legge in una
nota - per sottolineare l'importanza del Conservatorio
napoletano nel panorama della formazione artistica in Italia e
nel mondo e per ribadire la necessità di un dialogo costante tra
le istituzioni musicali.
"Essere oggi a Napoli, nel Conservatorio di San Pietro a
Majella, significa immergersi in una storia che ha dato voce
all'anima più profonda della musica italiana. È un onore
salutare l'intera Comunità accademica e rendere omaggio a
un'istituzione che non è solo una scuola, ma un faro di cultura,
un cuore che batte al ritmo di melodie immortali" ha detto Iai.
Carla Ciccarelli, prima donna alla guida dell'istituzione, ha
ribadito il ruolo centrale del Conservatorio nella tutela e
innovazione del patrimonio musicale: "Tutto nasce da qui, dalla
Napoli che ha dato al mondo le chiavi armoniche della modernità
musicale. La musica napoletana è un codice universale, perché in
essa convivono profondità e immediatezza, rigore e libertà
espressiva. Questo Conservatorio ha avuto un ruolo determinante
nella formazione di generazioni di musicisti e continua a
custodire e innovare una tradizione che non è mai stata solo
locale, ma internazionale".
L'incontro ha rappresentato un momento di confronto sulle
prospettive della formazione musicale in Italia e sulla
necessità di rafforzare i legami tra i conservatori a livello
nazionale e internazionale.
"Napoli non ha solo una grande tradizione musicale: Napoli è
musica. Qui la melodia non è solo studio e tecnica, è
sentimento, racconto, identità. Sarebbe una preziosa occasione
perduta se tutto questo non venisse sostenuto e rafforzato: va
studiato, tramandato, reinventato, perché è parte della nostra
eredità culturale e al tempo stesso un ponte verso il futuro" ha
aggiunto Iai.
Il Conservatorio di San Pietro a Majella, sotto la presidenza di
Carla Ciccarelli, punta a una maggiore apertura internazionale,
con collaborazioni con accademie e istituzioni musicali di
rilievo.
"Dobbiamo incoraggiare sempre più il dialogo tra i Conservatori,
in Italia e all'estero, per far sì che questa eredità venga
tramandata e arricchita dalle nuove generazioni di musicisti" ha
sottolineato Ciccarelli
Per Iai, il futuro dei Conservatori italiani passa attraverso
una nuova concezione dell'insegnamento musicale: "I Conservatori
devono essere luoghi di incontro, di scambio, di respiro
internazionale. E chi meglio di Napoli, da sempre crocevia di
culture e suoni, può incarnare questa visione? Qui la musica è
nata per viaggiare, per contaminarsi, per emozionare. E da qui
deve partire una nuova sfida: portare l'anima di Napoli nelle
accademie".
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