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Ciafani, semplificare abbattamenti ecomostri

Ciafani, semplificare abbattamenti ecomostri

(v. In Campania 118 mila illeciti ambientali... delle 10.58)

NAPOLI, 17 marzo 2025, 22:43

Redazione ANSA

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"In 30 anni di lavoro, dalla prima presentazione del primo Rapporto Ecomafia - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - siamo riusciti a far inserire nel Codice penale i delitti contro l'ambiente e quelli contro il patrimonio culturale, ma c'è ancora molto da fare nel nostro Paese. Serve semplificare gli abbattimenti degli ecomostri, ampliando il potere dei Prefetti, e sono urgenti l'inserimento nel Codice penale dei delitti delle agromafie, di quelli contro gli animali, e l'approvazione dei decreti attuativi della legge sul Sistema Nazionale di Protezione dell'Ambiente, per rendere sempre più efficaci i controlli delle Arpa. Ne gioverebbero molto la salute delle persone, degli ecosistemi e quella delle imprese sane che continuano ad essere minacciate dalla concorrenza sleale praticata da ecofurbi, ecocriminali ed ecomafiosi".
    In Italia le ecomafie premono sempre di più sull'acceleratore e fanno affari d'oro. Sono 35.487 i reati ambientali accertati nel Paese nel 2023, +15,6% rispetto al 2022. Aumenta il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6% rispetto al 2022), quello degli arresti (319, +43%) e dei sequestri (7.152, +19%). 13.008 i reati nel ciclo del cemento (+6,5%), dalle cave abusive alle case illegali, che rappresentano il 36,7% di tutti quelli contro l'ambiente; 9.309 i reati nel ciclo dei rifiuti (+66,1%), una crescita dovuta anche ai maggiori controlli effettuati nel 2023 (+60,8%). Cresce sia il numero delle persone denunciate (10.708, +75,9%) e soprattutto di quelle arrestate, ben 247, pari al +162,7%. In Campania 4.952 reati accertati nel 2023, prima regione in Italia (14% del totale nazionale), in aumento del 23,2%. Napoli è la prima provincia italiana, seguita da Avellino. 4.643 persone denunciate, con una crescita del 38,2%; 49 ordinanze di custodia cautelare (erano state 12 nel 2023), prima regione ex aequo con la Lombardia; 1.241 sequestri, con un incremento rispetto al 2022 del 24,7%.
    Ecco le proposte di Legambiente per combattere le Ecomafie: 1) Recepire quanto prima in Italia la direttiva europea per la tutela penale dell'ambiente, in vigore da maggio 2024, con l'introduzione di nuovi delitti nel Codice penale e la definizione di una strategia nazionale contro gli ecocrimini; 2) Approvare il disegno di legge contro le agromafie, che introduce i delitti a tutela del patrimonio agroalimentare del nostro Paese, del vero "made in Italy" e della salute delle persone; 3) Introdurre nel titolo VI-bis del Codice penale sanzioni adeguate per i crimini contro gli animali (fino a 6 anni di reclusione e 150.000 euro di multa) e contro i traffici di specie protette, come prevede la direttiva comunitaria del 2024 sulla tutela penale dell'ambiente; 4) Inasprire le sanzioni per la gestione illecita dei rifiuti, trasformando in delitti i reati contravvenzionali previsti dagli articoli 256 e 259 del Testo unico ambientale; innalzare le pene per il traffico organizzato di rifiuti (art. 452 quaterdecies del Codice penale), da 3 a 8 anni (10 per i rifiuti radioattivi); 5) Introdurre l'associazione a delinquere (art. 416 del Codice penale) e i delitti contro l'ambiente (Titolo VI bis), tra quelli per cui non è previsto l'interrogatorio preventivo (art. 291, comma 1 quater del Codice di procedura penale); 6) Adottare un Piano nazionale di lotta all'abusivismo edilizio, con risorse adeguate per gli abbattimenti degli immobili costruiti illegalmente ed estendendo il potere sostitutivo delle Prefetture (art.10bis, legge 120/2020) alle ordinanze di demolizione emanate e non eseguite dai Comuni prima dell'approvazione della norma.
   

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