/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Procuratrice minorenni, "i giovani si sentono poco ascoltati"

Procuratrice minorenni, "i giovani si sentono poco ascoltati"

Imperato: "Fornire modelli di vita alternativi e un lavoro"

NAPOLI, 18 marzo 2025, 16:55

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Purtroppo si assiste, in maniera sempre più frequente, a episodi che vedono i minori sia protagonisti come indagati, autori di efferati reati quali quelli tristemente noti alle cronache di tutti i giorni, sia a volte vittime di analoghi reati commessi da giovani adulti". A dirlo è Patrizia Imperato, procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, rispondendo ai cronisti a margine di un evento della Fondazione Polis della Regione Campania per la presentazione della ricerca 'Mind the Children: vulnerabilità e devianza in Campania', finanziata dal Ministero dell'Università e della Ricerca, nella Chiesa dei Santi Marcellino e Festo a Napoli.
    "E' un fenomeno al quale assistiamo in maniera abbastanza inerme rispetto a quelli che possono essere gli strumenti per prevenire questa situazione", spiega Imperato. "Ovviamente, occorrerebbe un maggiore intervento da parte di tutte le istituzioni per fornire a questi minori e a questi giovani adulti modelli di vita alternativi, cercando di creare soprattutto delle possibilità lavorative che diano loro la possibilità di trovare una dignità personale fuori da modelli devianti ai quali finiscono per aderire".
    A chi le chiede se oggi si assiste ad un depotenziamento della scuola e della famiglia, risponde: "E' tristemente così.
    Diciamo che questi ragazzi si sentono molto poco ascoltati sia a casa dai genitori, presi un po' dalle occupazioni professionali, spesso da altre attività sociali: basti pensare all'uso smodato dei social che non solo è una caratteristica dei ragazzi ma anche degli adulti". Per quanto riguarda la scuola "ormai, spesso e volentieri, si bada più a logiche da impresa che a logiche di un luogo dove in realtà bisognerebbe creare la coesione tra i ragazzi, insegnare loro concetti quali quello del rispetto reciproco, della solidarietà e insegnare a poter vivere insieme rispettandosi l'un l'altro".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza