"Noi non abbiamo mai creduto che
Mario si sia suicidato, lui amava la vita. Ci sono tanti
elementi, anche scientifici, che ci dicono che Mario è stato
ucciso". E' quanto affermano Anna e Pino Paciolla, i genitori
del cooperante italiano trovato privo di vita in Colombia nel
2020 dove operava per le Nazioni Unite. Oggi è prevista in
Tribunale, a Roma, l'udienza davanti al gip di opposizione
all'archiviazione sollecitata per la seconda volta dalla Procura
della Capitale. I genitori, nel corso di un sit in fuori dalla
cittadella giudiziaria anche l'associazione Articolo 21, Fnsi e
Amnesty, hanno ricordato che Paciolla poche ore prima che
venisse ritrovato privo di vita nella sua casa a San Vicente del
Caguan, aveva comprato "un biglietto aereo per tornare a Napoli.
Lui amava gli altri: noi da cinque anni cerchiamo risposte. Il
nostro è un percorso di verità e giustizia, lo facciamo per lui.
Un percorso che abbiamo intrapreso anche per i tanti cooperanti
che sono all'estero come il caso di Alberto Trentini",
concludono i genitori.
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