Due luoghi simbolici, custodi di due raffigurazioni dell'origine dell'antica Ercolano: riaprono, dopo oltre 25 anni, due tra le più belle residenze della città antica, la casa del Colonnato tuscanico e la casa del Sacello di legno. In una un dipinto raffigura il sacrificio di fondazione della città da parte di Ercole. Nella seconda dell'eroe è stata invece ritrovata una statuetta di legno, la stessa che ha dato il nome alla dimora.
È un Ercole "giovane, con i capelli riccioluti, armato di clava e portatore della pelle del Leone di Nemea, altro simbolo del Sole, da cui ricaverà mantello e copricapo" nota il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. È giovane come l'antica Ercolano che torna a risplendere della propria bellezza: "una bellezza eroica", laddove "nella parola eroe è compreso il concetto di eros, amore", quello, osserva, che dona chiunque si stia adoperando per riportare allo splendore l'antica città. I lavori fervono ad Ercolano. Si mostra nella sua nuova veste anche la stanza del custode del sacello degli augustali, un vero e proprio 'cold case' su cui si sta cercando di fare luce con nuove analisi sullo scheletro del giovane ritenuto il custode del collegio, che dovrebbero essere completate nei prossimi giorni.
E che proseguiranno in parallelo allo studio necesssario a riprodurre, anche digitalmente, l'allestimento lasciato da Amedeo Maiuri che nel 1961 lasciò lo scavo del letto con il giovane uomo volontariamente incompiuto per regalare al pubblico una prospettiva di visita immersiva, lasciando la porzione più superficiale del letto e i resti scheletrici a vista, protetti da una teca di vetro, per attirare l'attenzione dei visitatori sul fatto che il giovane era stato sorpreso nel sonno dell'eruzione. E sono in corso nuovi lavori anche alle terme suburbane, uno degli edifici pubblici più affascinanti e importanti di Ercolano, oltre che, con i suoi preziosi rivestimenti e preziosi marmi, l'edificio termale meglio conservato del mondo antico. La riapertura della casa del Colonnato tuscanico e di quella del Sacello di legno, restaurate, dice il ministro, con "sapiente maestria", segnano il compimento della prima fase del progetto Domus che prevede il restauro conservativo di sei domus frutto del lavoro congiunto tra il Parco archeologico di Ercolano e il Packard Humanities Institute.
Un sodalizio, annuncia Giuli, che proseguirà con un investimento di circa 45 milioni di euro, consentendo la ripresa degli scavi archeologici nel sito e l'applicazione di nuove tecnologie alla ricerca e alla fruizione del patrimonio nonché la costruzione di depositi e laboratori. Un'alleanza "feconda e lungmirante", dice ancora il ministro della collaborazione che prevede anche interventi su scala urbana come la riqualificazione di un quartiere confinante con gli scavi e la realizzazione di un nuovo complesso di edifici arretrati verso sud rispetto al sito archeologico che consentirà l'eliminazione delle infrastrutture moderne esistenti a bordo scavo e l'arretramento degli attuali limiti di scavo verso est e sud. "Nuove prospettive", sottolinea il direttore del Parco, Francesco Sirano, si aprono grazie alla sottoscrizione dello scorso luglio del protocollo d'intesa con il Packard Humanities Institute "che prevede la realizzazione di nuovi depositi, laboratori, uffici e soprattutto la storica ripresa, a quasi cento anni dall'inizio degli scavi di Maiuri, delle ricerche archeologiche su vasta scala nell'area est della città antica". Con le riaperture è stato anche annunciato l'avvio di una App, una guida e non solo, che consente l'accesso all'enorme patrimonio di conoscenza digitale del Parco.
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