L'Ufficio Studi di
Federcepicostruzioni, analizzando i dati di OpenPNRR, lancia
l'allarme-Campania: dei 22,9 miliardi di investimenti per 24.077
progetti previsti nel PNRR (15,9 miliardi di risorse europee, 7
attinti da altre risorse) ad oggi i pagamenti sono fermi al 13%.
Un dato lontanissimo, addirittura meno di un terzo, dalla media
nazionale del 30,14%.
Il grosso degli investimenti in Campania è previsto per le
infrastrutture (2.962 progetti per 11,2 miliardi), per la
scuola, l'università e la ricerca (7.031 progetti per 3,3
miliardi), la transizione ecologica (896 progetti per 2,5
miliardi) e la salute (1.261 progetti per 2,2 miliardi).
"Sul dato regionale estremamente negativo - commenta il
presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi -
incidono pesantemente i ritardi ministeriali, le carenze di
organico delle amministrazioni attuative, soprattutto dei
Comuni, ma anche la poca chiarezza programmatica, con interventi
ancora previsti nelle misure legate alla transizione ecologica,
ma che probabilmente non saranno più realizzati. Dato negativo
anche per le misure legate alla salute, con il quadro
progettuale ed attuativo legato alle Case e agli Ospedali di
Comunità, in pesante ritardo".
Le peggiori performance di spesa si registrano nelle province di
Benevento (10%) e Salerno (12%). Avellino e Caserta si attestano
al 14%, mentre il dato "migliore" (ma comunque lontanissimo
dalla media nazionale) è quello della provincia di Napoli, che
ad oggi ha speso il 15% degli oltre 6 miliardi disponibili.
A Salerno in particolare i progetti finanziati dal PNRR sono
5.651, dei quali 5.631 comunali e 20 provinciali, per un
investimento complessivo di 3,4 miliardi (2,8 di risorse europee
e 611 milioni di altre risorse).
"Il dato salernitano in particolare - commenta ancora il
presidente Antonio Lombardi - conferma le difficoltà dei piccoli
comuni, che non dispongono delle risorse umane e logistiche
adeguate ad attivare procedure particolarmente complessi.
L'auspicio è che si proceda celermente ad ovviare a queste
problematiche, integrando anche temporaneamente gli organici o
prevedendo forme di collaborazione con realtà esterne per
evitare la perdita e la conseguente riassegnazione di queste
risorse".
"Non può tuttavia non destare preoccupazione - conclude il
presidente di Federcepicostruzioni - che nella sola provincia di
Salerno di 3,4 miliardi disponibili, dei quali 1,3 per la
transizione ecologica e 503,3 milioni per le infrastrutture,
siano stati spesi per appena il 12%: vale a dire 120 milioni.
3,3 miliardi sono ancora fermi nei cassetti, con le scadenze del
cronoprogramma europeo sempre più incombenti".
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