Dirigenza delle professioni
sanitarie: con una nuova circolare, licenziata ieri da Palazzo
Santa Lucia e indirizzata ai direttori generali delle aziende
sanitarie, la direzione del dipartimento Salute della Regione
ribadisce che "Le professioni sanitarie partecipano alla mission
delle aziende nelle loro articolazioni organizzative ed apicali
nonché nell'ambito dell'organizzazione della struttura e
gestione del personale afferente, con una specifica competenza
manageriale e gestionale, proiettate all'erogazione di
un'assistenza sempre più efficace, efficiente e di qualità".
"Viene così ulteriormente riconosciuta una nostra battaglia
portata avanti da 10 anni riguardo al ruolo cruciale della
dirigenza distinta per 4 aree professionali nell'ottica della
multiprofessionalità nel governo della Sanità territoriale -
avverte Franco Ascolese, presidente dell'Ordine delle 18
professioni sanitarie Tsrm Pstrp di Napoli, Avellino Benevento e
Caserta - a sostegno del riassetto dell'assistenza che dopo la
pandemia sta abbandonando la logica della ospedalocentricicità
nel sistema di erogazione delle prestazioni. Il provvedimento
licenziato dalla Regione ci vede in prima linea da anni e anche
il presidente De Luca ha più volte ribadito la necessità di non
incentrare su un'unica figura professionale le dirigenze delle
professioni sanitarie".
Per ora aziende come la Asl Napoli 1 hanno già disposto
nell'atto aziendale le 4 aree dirigenziali, una linea guida a
cui non tutti i manager si sono allineati istitueodno in alcuni
casi una dirigenza unica "che - avverte Ascolese - non è
prevista dalle norme. Oggi il collega Nicola Raiano lascia il
Pascale per prendere servizio alla Asl Napoli 1 come dirigente
dell'area tecnico sanitaria qualificando un settore cruciale per
l'assistenza. Sentiamo di ringraziare il manager della Asl
Napoli 1 Ciro Verdoliva ed esprimiamo soddisfazione per la nota
firmata dal Direttore Generale del dipartimento Salute Antonio
Postiglione. Un esempio di relazioni istituzionali tese al
miglioramento del Servizio sanitario regionale nell'alvo di un
ridisegno delle cure territoriali impiantate sugli strumenti e
la programmazione del Pnrr che prevede nella Missione 6 (Salute)
le reti di prossimità, innovazione e ricerca, finalizzate a
rafforzare l'assistenza territoriale, attraverso il
potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali
a gestione multiprofessionale".
Sul tema anche i consiglieri regionali Valeria Ciarambino e
Franco Picarone hanno presentato una mozione approvata nelle
settimane scorse all'unanimità dall'Aula del Consiglio in cui si
ribadisce che il reclutamento di dirigenti delle professioni
sanitarie va fatto rispettando le norme che prevedono in
ospedale e sui territori figure distinte per ciascuna area
assistenziale Infermieristica - ostetrica, Tecnica, della
Riabilitazione e della Prevenzione) torna a farsi sentire, su
questo fronte, la voce della Regione.
La Regione già tre anni orsono, il 14 aprile del 2022, aveva ha
segnalato di prevedere il reclutamento di tali figure
nell'ambito dei propri Piani triennali di fabbisogno del
personale. Si ribadisce pertanto che il reclutamento di
dirigenti delle professioni sanitarie deve avvenire nelle
specifiche aree: infermieristica - ostetrica, riabilitazione,
tecnico-sanitarie, prevenzione.
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