I residenti di piazza Giovanni
Leone e di Porta Capuana, a Napoli, sono scesi in piazza per
manifestare contro il degrado e i pericoli generati dal cantiere
mai completato del palazzo dell'ex Pretura. Presenti la
consigliera regionale Roberta Gaeta e il deputato Francesco
Emilio Borrelli, che da tempo denuncia la gravità della
situazione e la presenza di spacciatori e tossicodipendenti che
trovano facili nascondigli all'interno della struttura. I
cittadini hanno esposto alcuni striscioni sul recinto dell'area
cantierizzata con gli appelli 'Salviamo Porta Capuana' e
'Completate i lavori o abbattetelo'.
"La difficile situazione di degrado e di pericolo che si sta
determinando a piazza Giovanni Leone - hanno dichiarato Borrelli
e Gaeta - è la dimostrazione che la burocrazia, alcune volte, è
capace di fare più danni della camorra. Bisogna completare una
volta e per sempre i lavori di riqualificazione dell'edificio
dell'ex Pretura, chiudere il cantiere, individuare una nuova
destinazione dei locali e liberare finalmente i residenti dal
degrado che li attanaglia da anni. Nulla di tutto questo è stato
fatto finora, abbiamo solo notato una superficiale pulizia
perché sapevano che oggi i cittadini sarebbero scesi in piazza.
Ma temo che a breve tutto torni come prima tra degrado, topi,
giacigli di fortuna per disperati, e piccolo spaccio e consumo
di droga all'interno della struttura. E' inaccettabile
l'inoperosità delle amministrazioni coinvolte che sta arrecando
danni seri anche al tessuto commerciale dell'intera zona.
Occorre intervenire subito e bene".
"Porta Capuana è stata dimenticata dai nostri amministratori
- ha dichiarato Ulderico Carraturo promotore dell'iniziativa di
protesta - e il palazzo dell'ex Pretura è diventato un covo di
tossicodipendenti. di piccoli spacciatori. Solo stamattina
abbiamo contato 40 siringhe utilizzate e gettate per terra a
poco tempo di distanza dall'ultima pulizia di Asia".
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