"Ormai sappiamo perfettamente cosa
sia stata per le nostre terre e per le nostre famiglie la Terra
dei Fuochi. Un'aggressione ambientale e sanitaria devastante,
adesso parliamo di ciò che si può fare. Le bonifiche possono
partire, le risorse arriveranno sicuramente, peraltro quando ero
ministro le posi già e ci sono le risorse in Europa, si deve
partire immediatamente con la messa in sicurezza". Lo ha detto
Sergio Costa, vicepresidente della Camera ed ex ministro
dell'ambiente al convegno a Napoli sul tema "Terra dei Fuochi -
Difesa dell'ambiente e tutela del territorio in Campania".
"Il monitoraggio - ha proseguito Costa - i carabinieri
forestali lo hanno fatto perfettamente, la Regione ha
perimetrato Terra dei fuochi e adesso è il momento delle
bonifiche. Tutti i Comuni, la Regione, il Governo e tutti noi
diamo una mano al commissario Vadalà per poter ottenere questo
risultato. È chiaro che c'è un tempo tecnico ma tutto quello che
bisognava fare è stato fatto, comprese le indagini che ho svolto
io. I soldi li stanziai quando ero ministro dell'Ambiente,
adesso vanno riproposti un'altra volta e assegnati al
commissario perché non sono sufficienti le risorse pur
importanti che la Regione ha messo a disposizione. Parliamo di
70 milioni, ma ora ce ne vogliono di più. In questo momento
bisogna accelerare".
Sui passi avanti in Campania in questi anni, Costa spiega che
"sicuramente c'è oggi una piena consapevolezza di tutte le
istituzioni, perché io rammento quando iniziai le indagini più
di 10-12 anni fa che questa consapevolezza non c'era, anzi c'era
uno spirito di negazionismo. Oggi le istituzioni a tutti i
livelli hanno preso consapevolezza di quello che bisogna fare
come salto di qualità. Oltre alla messa in sicurezza e alle
bonifiche serve aprire una riflessione sull'aspetto sanitario di
quei territori. Parliamo di oltre un milione di cittadini. Una
proposta che sento di fare è quella di screening anticipati e
gratuiti per tutti gli abitanti nei territori aggrediti
dall'inquinamento ambientale, perché significa prevenire
eventuali future insorgenze di malattie o mortali o gravi".
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