Finale con gli studenti e bilancio
positivo per la rassegna letteraria 'Palomar. Scritture
Telescopiche' del salotto comunale di Battipaglia (Salerno) che
ha registrato tre appuntamenti, incontri di letture, parole,
esperienze e condivisioni artistiche come sottolinea una nota.
La manifestazione è stata ideata da Andrea Avagliano, attore,
compositore, musicista battipagliese; già direttore del festival
di cinema teatro "Visionnaire" che ogni anno, si tiene nel Museo
FRaC di Baronissi, l'artista si è cimentato, evidenzia la nota,
"nella realizzazione di una rassegna culturale di pura lettura".
Dopo due appuntamenti di cultura libera con protagonisti
autori come Gianni Valentino e Gianfranco Coppola, su temi
diversi, l'uno sulla memoria di Pino Daniele e l'altro sui
campioni del calcio, il terzo e ultimo incontro si è avvicinato
al nome della rassegna. "Palomar - si afferma - è un personaggio
molto desiderato dallo scrittore Italo Calvino, nato dalla sua
creatività letteraria e dalla sua mente geniale. L'autore gli ha
donato il nome di un famoso osservatorio astronomico a
significare che la realtà contemporanea, la natura e gli
atteggiamenti umani sono guardati, da lontano, come un
telescopio attento".
E' stato presentato il libro "Il signor Palomar e Marcovaldo
a Torino" di Epifanio Ajello - per anni insegnante di
Letteratura italiana moderna e contemporanea nell'Università
degli Studi di Salerno - che ha condotto gli ospiti in una
storia di fantasia il cui protagonista è proprio Palomar, un
personaggio inventato da Italo Calvino, che esce dal libro che
lo ha reso famoso e decide di fare un soggiorno a Torino senza
alcuna valida ragione. E' suo desiderio tornare nella città
piemontese dove ha vissuto da giovane per circa vent'anni. In
questo peregrinare incontra un altro personaggio con cui
intraprende dialoghi sulla vita, la gioventù ed i tempi
difficili. In questa occasione è stata la giornalista del
quotidiano "Il Mattino", Erminia Pellecchia a moderare
l'incontro. E' intervenuto Lucio Allocca, attore, drammaturgo
e regista che ha svolto letture tratte dal testo. Ad
accompagnarlo in questo viaggio di parole è stato il musicista
Vito Palazzo con la sua chitarra.
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