"Prima di parlare della partita,
voglio abbracciare la famiglia di Graziano, che manca tanto
anche a noi". Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, apre così la
conferenza alla viglia della gara di domani contro il Napoli.
Torna a parlare dopo la scomparsa del fisioterapista Fiorita,
dopo dieci giorni di assoluto sbandamento in casa giallorosa,
compresa la gara giocata contro l'Atalanta.
"Gestire quello che è accaduto non è per nulla facile - spiega
l'allenatore -. Esistono aspetti tecnici, professionali, morali,
compresa la gestione del dolore di ognuno di noi: abbiamo perso
un uomo della nostra squadra e della nostra famiglia. Alla
squadra prima della gara di Bergamo ho detto che dovevamo
disputare gara di grande spirito, come se questo fosse un anello
di congiunzione con quanto accaduto. Tutti hanno fatto la loro
parte in modo dignitoso, mi è piaciuto anche il contorno, da
parte di squadra, club e tifosi. Ma è necessario fare discorsi
separati: il calcio è una cosa, quello che è accaduto a Graziano
non può essere strumentalizzato". "Non dobbiamo mischiare le
cose - precisa Giampaolo - deve esserci lo spirito di una
squadra che ha perso un fratello. Penso che ci debba essere
qualcosa dentro di noi che si muove, ma la squadra ha già dato
dimostrazione di spirito di appartenenza con la gara disputata a
Bergamo".
"Giochiamo contro la prima della classe, la squadra più forte
al momento - prosegue l'allenatore - e che ha tre punti di
vantaggio sulla seconda. Siamo consapevoli della forza
dell'avversario, guidato da un tecnico molto forte. Non
scopriamo nulla di nuovo, sappiamo chi incontriamo, conosciamo
le loro caratteristiche, e il Lecce dovrà fare la sua parte". Il
tecnico ritrova anche l'estro di Nicola Sansone: "Rientra in
lista perché si è riaperto un posto dopo l'infortuno occorso a
Gaby Jean - dice Giampaolo -. Si è sempre comportato bene in
questo periodo e non posso che parlarne positivamente. Ci darà
una mano".
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