"Non dobbiamo più consentire che
in regioni come la Campania, dove da anni assistiamo a una
sistematica emorragia di aziende e multinazionali, si
verifichino vicende come quello della Whirlpool. Un caso
emblematico di una realtà che, sebbene avesse sottoscritto un
accordo nel 2018, firmato da parti sociali e governo, che
prevedeva sul sito di Napoli investimenti per il triennio
2019-2021 di circa 17 milioni di euro, ha avviato un processo di
dismissione che ha portato ad avviare una procedura di
licenziamenti collettivi". Così il presidente della Commissione
speciale Innovazione e Industria 4.0 e consigliere regionale M5S
Gennaro Saiello.
"Non dovrà più accadere che aziende che hanno beneficiato di
importanti finanziamenti pubblici e che sono cresciute grazie
alla professionalità di lavoratori straordinari, vengano meno
agli accordi con gravi conseguenze sia sul piano occupazionale
che su quello sociale, senza tralasciare gli inevitabili effetti
a catena sull'indotto", aggiunge. E annuncia: "Oggi in
Commissione Attività Produttive è stata finalmente incardinata,
con un iter partito anche in sottocommissione, a tre anni dal
suo deposito, la proposta di legge a mia prima firma, che punta
a creare un deterrente al fenomeno delle delocalizzazioni di
imprese".
Un testo, spiega, "che prevede sanzioni per le aziende che
decidono di lasciare il territorio regionale dopo aver usufruito
di incentivi pubblici, un monitoraggio dei piani industriali di
chi sulla base di accordi di programma beneficia di contributi
regionali e la restituzione dei fondi erogati a loro favore".
"La proposta - sottolinea Saiello - prevede, da un lato, di
recuperare i finanziamenti erogati alle imprese che decidono di
delocalizzare all'estero la produzione a meno di 5 anni dal
percepimento di fondi regionali, dall'altro lato a favorire
nuove possibilità di occupazione per tutti quei lavoratori che,
proprio a causa di questo meccanismo, rimangono senza lavoro.
Sulla base di questo testo, la Regione garantirà la possibilità
del cambiamento di destinazione d'uso delle aree e degli
immobili dismessi a seguito di delocalizzazione produttiva in
presenza di nuovi investimenti e della creazione di nuovi posti
di lavoro o per ragioni di pubblica utilità". "Una legge -
conclude il consigliere regionale - con la quale da un lato
mettiamo finalmente la parola a un fenomeno desertificazione
industriale che caratterizza la nostra regione da molti anni,
dall'altro, grazie anche a mirati investimenti dei fondi del
Pnrr, possiamo rendere la nostra regione nuovamente attrattiva
per chiunque voglia investire".
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