Oncologo medico, chirurgo,
radiologo, radiologo interventista, anatomopatologo,
radioterapista, endoscopista, nasce a Napoli il progetto per le
prime 'Rectal Units'. Ulteriore pezzo che siaggiunge alla Rete
Oncologica Campana: tutte le figure professionali unite per
garantire all'ammalato le competenze multidisciplinari, percorsi
certificati, trattamenti con le più avanzate tecnologie.
Insomma, tutto ciò che può servire ad aumentare la sopravvivenza
e la qualità di vita dei pazienti affetti da tumore al retto.
La presentazione del progetto ieri al Pascale durante un
congresso da remoto, coordinato da Paolo Delrio, direttore di
dipartimento oncologia addominale dell'Istituto dei tumori di
Napoli e Sandro Pignata, coordinatore scientifico della ROC, in
cui è stata applicata per la prima volta in Europa ilmodello
Hackathon per parlare di oncologia. Pratica assai diffusa nel
mondo ma mai usata prima per discutere di tumori, che ha
l'intento di fare in modo che le idee e i percorsi intrapresi
diventino innovazione reale, magari anche in forma diversa da
quella dei progetti originali. E ieri nella salaconsiglio del
Pascale sono state tracciate le basi per la creazione di unità
multidisciplinari dedicate al trattamento dei pazienti affetti
da tumore del retto. In un mega collegamento via Skype si è
assistito a una 'contaminazione di saperi' tra generazioni
diversi e multiprofessionali, che ha coinvolto figure eminenti
del mondo accademico ed ospedaliero. Un modello che risponde
all'approccio del Pascale '1+1=3' "perché è dalla sinergia e
contaminazione virtuosa che si ottengonoi risultati che vanno
ben oltre la somma aritmetica". "Dove si fa ricerca - dice il
direttore scientifico del polo oncologico, Gerardo Botti - la
cura è migliore. E' questo il paradigma della contaminazione dei
saperi alla base di una scelta di questo tipo". "Le Rectal
Units - aggiunge il direttore generale del Pascale, Attilio
Bianchi - configurano il modello di riferimento per affrontare
in modo innovativo e appropriato la complessa dimensione dei
tumori rettali, associando competenze specialistiche distintive
che interagiscono in manierasinergica".
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