Si chiama Luigi e a soli 5 mesi ha
già combattuto e vinto la sua battaglia più importante. Dopo 35
giorni nel reparto di Chirurgia Pediatrica dell'Azienda
Ospedaliera Universitaria Federico II, di cui è diventato una
mascotte d'eccezione, con la sua incredibile energia e i suoi
splendidi occhi azzurri, è finalmente tornato a casa. Il piccolo
paziente è stato operato per una malformazione congenita,
l'estrofia vescicale, che colpisce 1 neonato ogni 30.000,
compromettendo organi e apparati e consiste in una rara
malformazione dell'apparato urogenitale. Si tratta di un difetto
di chiusura della parete addominale inferiore, che coinvolge
anche le ossa del bacino. Ad accogliere e a prendersi cura di
Luigi, l'equipe guidata dal professor Ciro Esposito, Direttore
della Chirurgia Pediatrica dell'AOU Federico II, composta dai
dottori Maria Escolino, Mariapina Cerulo, Fulvia Del Conte,
Vincenzo Coppola e dagli anestesisti Giuseppe Cortese, Giusy
Faccioli e Loredana Grande, capitanati dal Direttore
dell'Anestesia e Rianimazione Giuseppe Servillo.
"L'intervento - spiega il professor Esposito - è durato oltre
8 ore ed è consistito in una ricostruzione della parete
vescicale, un reimpianto degli ureteri, una ricostruzione della
parete addominale, una ricostruzione di parte dell'apparato
genitale ed un'osteotomia delle ossa pubiche, vale a dire un
riallineamento delle ossa per fornire adeguato spazio alla
vescica. Sono interventi estremamente complessi, e proprio per
questo, abbiamo costituito in Italia un team di chirurghi
pediatri esperti che, grazie ad una costante collaborazione,
operano nelle diverse città italiane. Ringrazio il professor
Paolo Caione dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma, che ha
collaborato con la nostra equipe per la realizzazione di questo
intervento".
A seguire, il piccolo Luigi ha dovuto trascorrere una lunga
degenza nel reparto di Chirurgia Pediatrica e per favorire il
consolidamento delle ossa del bacino ha avuto necessità di una
costante assistenza dell'equipe medica e infermieristica e ha
trascorso quasi un mese con le gambine fasciate verso l'alto,
dimostrando un'incredibile pazienza e non perdendo mai
l'occasione per giocare, anche solo con un sorriso, con il
personale di reparto. Non è la prima volta che presso la
Chirurgia Pediatrica della Federico II si effettuano interventi
di questo tipo. Individuata quale Centro di Riferimento
regionale, la Chirurgia Pediatrica federiciana di recente è
stata identificata anche come Centro di Riferimento Europeo.
"Grazie all'innovativa tecnologia che utilizziamo - conclude
il professor Esposito - abbiamo potuto rispondere alle esigenze
del piccolo Luigi e della sua famiglia, dimostrando ancora una
volta di poter offrire in Campania cure di alta specialità e di
avanguardia".
Luigi, che continuerà ad essere periodicamente seguito dal
team federiciano, è tornato a casa dalla sua famiglia e dalla
sua sorellina maggiore, accompagnato dall'affetto di tutta
l'equipe della Chirurgia Pediatrica che gli ha donato
l'immancabile maglietta del Napoli per salutarlo e rendere
omaggio alla sua grande forza e alla sua solarità.
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