Condividere i risultati ottenuti
finora e concordare le mosse future in tema di soluzioni
digitali e innovative per una vita sana e attiva: è stato questo
l'obiettivo di un convegno, promosso dal Dipartimento di Sanità
pubblica e dalla Scuola di Medicina e chirurgia della Federico
II, che per tre giorni ha visto la partecipazione di studiosi ed
esperti provenienti da tutto il mondo.
"Si è trattato di un focus sulle iniziative intraprese in
tema di sanità digitale, innovazione tecnologica e
invecchiamento sano e attivo: ci sono molti progetti Pnrr e Pnc,
nazionali ed europei, che confluiscono con questo obiettivo",
spiega Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e
chirurgia. In questo contesto, "un laboratorio particolarmente
importante è il centro congressi di Scampia sede dell'attuazione
del Pnrr per la medicina digitale".
"La tre giorni ha celebrato gli sforzi di questa grande
comunità internazionale di cui la Federico II fa parte rispetto
allo scambio di buone pratiche sull'invecchiamento sano e attivo
e all'integrazione di soluzioni digitali e innovative nei
percorsi assistenziali", aggiunge Maddalena Illario, del
Dipartimento di Sanità pubblica dell'ateneo.
"Siamo riusciti a portare la Commissione europea a Napoli, e
in particolare a Scampia - ha spiegato Guido Iaccarino, del
Dipartimento di Medicina e chirurgia - frutto del grande lavoro
svolto dalla Federico II su questo territorio negli ultimi anni.
I progetti che sono stati illustrati in questi tre giorni sono
tanti e hanno coinvolto diversi gruppi di ricerca dell'ateneo;
hanno tutti un forte impatto sul territorio e sono ulteriormente
potenziati dai Pnrr".
Alla conferenza sono intervenuti esperti non solo del campo
medico, ma anche tecnologico, organizzativo, nutrizionale,
ognuno dei quali ha esposto buone pratiche e idee per gli
scenari futuri, nella consapevolezza - ha sottolineato John
Farrell, della Rscn - che ci sono "barriere e sfide che dobbiamo
ancora affrontare e superare".
Non solo Medicina, dunque, ma tutte le competenze che
occorrono per garantire una vita sana e attiva. In questo
contesto, "anche il Dipartimento di Architettura fa la sua parte
- afferma la professoressa Erminia Attaianese - collaborando con
medici e informatici, perché da qualche anno si è finalmente
compreso che il luogo fisico e la progettazione degli spazi
giocano un ruolo fondamentale sulla salute e sul benessere dei
cittadini".
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