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I carabinieri di Giugliano in Campania e di Caivano hanno arrestato, nel Napoletano, undici persone e notificato un divieto di dimora ad altre due, tutte ritenute, a vario titolo, indiziate di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsioni e tentate estorsioni, detenzione e porto di armi, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal metodo mafioso. Dalle indagini, coordinate dalla DDA di Napoli, è emersa l'operatività di una organizzazione malavitosa, operante a nord del capoluogo partenopea, in particolare sui territori di Frattamaggiore, Frattaminore e zone limitrofe che, agendo in contrapposizione armata con altri gruppi criminali per imporre la propria egemonia, avrebbe posto in essere una lunga serie di attività illecite, agendo anche in danno di imprenditori e commercianti dai quali avrebbe preteso il pagamento di somme di denaro per consentire loro il prosieguo dell'attività lavorativa.
Scantinato in allumino anti "cimici" per boss di Napoli Nord
Si era fatto realizzare uno scantinato foderato di alluminio e illuminato da una torcia per dove tenere i suoi incontri di camorra il boss detenuto Francesco Pezzella, 64 anni tra qualche giorno (è nato il 21 febbraio), che figura tra i 13 destinatari (11 in carcere, due divieti di dimora in Campania) emessi oggi dal gip di Napoli Antonino Santoro su richiesta della DDA. Pezzella, secondo i collaboratori di giustizia, comandava e comanda nonostante sia in cella, secondo quanto hanno riferito i collaboratori di giustizia. E per farlo usa solo uomini fidati. Il quasi 64enne, secondo gli inquirenti, gestiva e gestisce le attività illecite in diversi comuni del Napoletano (Cardito, Carditello, Frattaminore, Frattamaggiore, Caivano e zone limitrofe) attraverso i suoi "capi zona", tra cui figura Pasquale Landolfo, in particolare il racket delle estorsioni, mentre la famiglia Ciccarelli gestiva, invece, lo spaccio della droga nel Parco Verde di Caivano. Oltre che per Pezzella la misura cautelare del carcere è stata emessa anche per Pasquale Landolfo, 41 anni; Pasquale Pezzella, 64 anni; Pasquale Lucaioli, 33 anni; Pasquale Battista, 37 anni; Maurizio Parolisi, 47 anni; Giovanni e Ciro Ciccarelli, 52 e 29 anni; Mario Pellino, 55 anni; Michele Leodato, 54 anni; Gennaro Ercolanese, 26 anni e Massimo Landolfo, 20 anni. Divieto di dimora invece per Carmela Cimmino, 60 anni e Carmela Landolfo, 22 anni.
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