I docenti ogni settimana svolgono
molte più ore rispetto a quelle canoniche di insegnamento e
rispetto a quanto ritiene l'opinione pubblica: lo conferma un
sondaggio realizzato dalla testata giornalistica La Tecnica
della Scuola. Dalla rilevazione, alla quale hanno partecipato
oltre mille lettori, in prevalenza docenti, risulta che il 48,5%
degli insegnanti, oltre alle lezioni frontali in classe lavora
dalle 2 alle 3 ore in più ogni giorno, mentre il 43,7% supera
addirittura le ore extra quotidiane: solo una minima percentuale
(7,1%) limita il lavoro aggiuntivo a un'ora, mentre meno dell'1%
dichiara di non svolgere ore in più.
Il lavoro degli insegnanti va quindi ben oltre le lezioni
svolte in classe: 18 ore per il docente della scuola secondaria,
delle 22+2 della primaria e 25 nella scuola dell'infanzia. Gli
insegnanti, in particolare, risultano impegnati per la
correzione dei compiti, la preparazione delle lezioni, riunioni
varie, colloqui con i genitori, progetti didattici ed extra.
Tutte attività che riempiono le loro giornate, spesso senza
alcun riconoscimento economico e nemmeno di altro genere.
Dall'indagine è risultato anche che questo surplus di
impegno si ripercuote sul benessere psicologico: oltre la metà
dei docenti che hanno partecipato al sondaggio (56,2%) ritiene
infatti che il lavoro extra incida molto sullo stress, mentre un
ulteriore 25,2% lo considera estremamente impattante. Appena il
2% pensa che abbia un'influenza minima, con un residuale 1,1%
che non ne risente affatto. Il problema, tuttavia, non riguarda
solo gli insegnanti: anche il personale amministrativo, Ata,
affronta carichi di lavoro extra: il 34,5% dichiara di lavorare
oltre le 3 ore in più al giorno e il 42,9% sente un forte
impatto dello stress da lavoro.
L'indagine è stata realizzata nel periodo che va dal 31
gennaio al 3 febbraio 2025. Hanno partecipato 1.043 lettori.
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