Dopo le Regioni e i Comuni, anche i
singoli istituti presentano ricorso al Tar contro il
dimensionamento scolastico. E' il caso dell'istituto Alberto
Sordi di piazza Gola nel quartiere Talenti, a Roma. Una
rappresentanza di genitori e di docenti è stata ricevuta nei
giorni scorsi dalla Regione ed ha spiegato i motivi della forte
contrarietà al dimensionamento. "Passeremmo da 640 a quasi 1400
studenti quando i limiti regionali sono entro i 1200 allievi",
hanno detto, oltre ad evidenziare che negli ultimi anni sono
aumentati gli iscritti nella secondaria, a riprova dalla
capacità di inclusione, didattica e di costruire una nuova
comunità educante a misura del territorio.
"L'assessore alla Scuola della Regione Lazio Schiboni,
nonostante le nostre precise istanze, spiegazioni e
delucidazioni, su esplicita richiesta non ha mostrato la volontà
di tornare sui propri passi: non ci sarà nessuna nuova delibera
o rettifica alla precedente del 23 dicembre scorso - raccontano
i rappresentanti del Consiglio di istituto che hanno preso parte
all'incontro - le cose devono rimanere così, probabilmente
perché altrimenti si creerebbe un precedente e molte altre
scuole accorpate potrebbero fare la stessa richiesta. La
Regione, ci è stato detto, deve proseguire negli accorpamenti,
'senza se e senza ma', perchè queste sono le richieste del
ministero. Ci saremmo aspettati una maggiore conoscenza della
realtà, un dialogo; abbiamo riportato il malcontento delle
famiglie e abbiamo comunicato con franchezza la nostra
intenzione di ricorrere al Tar; la risposta della Regione è
stata di non retrocedere". Di qui la decisione della scuola di
fare ricorso.
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