Nel bilancio 2025 l'Emilia-Romagna
ha aumentato del 26% gli investimenti per rafforzare i servizi
per l'infanzia e la genitorialità. Le risorse per favorire il
percorso formativo degli studenti con disabilità salgono da 12 a
18 milioni (+50%), quelle per i centri estivi da 7 a 10 milioni
(+42%). Per aumentare i posti negli asili nido vengono stanziati
15 milioni, contro gli 11 del 2024 (+36%), e vengono ritoccati
al rialzo i fondi per ridurre i costi delle rette (da 28 a 30
milioni, +7%).
Crescono del 50% (da 2 a 3 milioni) gli investimenti sui
centri per le famiglie: un "elemento di welfare preziosissimo",
lo definisce l'assessora Isabella Conti, destinato a occuparsi
non solo delle famiglie con i bambini più piccoli ma anche degli
adolescenti, della relazione genitori-figli così come del
supporto alle coppie in crisi. I numeri sono stati presentati
oggi da Conti prima in commissione e poi in conferenza stampa:
"Questo investimento è destinato al contrasto alla denatalità,
all'emancipazione femminile, all'ascensore sociale fortissimo
che è il nido per i bambini", spiega Conti, sottolineando come
nel complesso, considerando anche altre voci di bilancio,
l'aumento degli investimenti sia nell'ordine dei venti milioni.
"C'è un vecchio detto africano che dice che per crescere un
bambino serve un villaggio, noi il villaggio negli anni lo
abbiamo completamente perso e la Regione Emilia-Romagna invece
lo sta ricreando - afferma Conti - con i nidi, con le ostetriche
a domicilio al momento della nascita su cui stiamo lavorando e
che faranno parte, per esempio, della nuova legge di contrasto
alla denatalità, col progressivo azzeramento dei costi per le
famiglie per quanto riguarda il tema dei nidi e anche con 3
milioni aggiuntivi sui centri estivi".
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