Prende il via il progetto del
Ministero dell'università e della ricerca (Mur), in
collaborazione con la Conferenza dei rettori delle università
Italiane (Crui), "Capacity building della Formazione superiore
italiana (Università, Istituzioni dell'Alta formazione artistica
musicale e coreutica e scuole superiori di mediazione
linguistica) per l'accoglienza e integrazione dei migranti nella
formazione di III grado". Il programma prevede il riconoscimento
di 100 borse di studio, dal valore di oltre 7 mila euro
ciascuna, a studenti universitari titolari di protezione
internazionale.
Si tratta del primo di una serie di bandi che saranno emanati
dal ministero, con la collaborazione della Crui, e che
consentiranno il riconoscimento di 600 borse di studio a
studenti che godono dello status di rifugiato, per un importo
complessivo di 4.209.582,00 euro entro il 2027.
Il sostegno economico, riservato agli studenti universitari
iscritti all'anno accademico 2024/25 titolari di protezione
internazionale ottenuta in Italia, ovvero iscritti per la prima
volta ad un corso universitario nel nostro Paese, è di 7.015,97
euro, incrementabili di un ulteriore 15% a fronte della
presentazione di documentazione attestante Isee inferiore o
uguale a 13.863,40 euro.
I candidati hanno tempo fino al 3 marzo per presentare
domanda compilando il form all'indirizzo
https://forms.office.com/e/WeFDhm2Cbt e inviare alla Crui la
documentazione richiesta.
La graduatoria provvisoria, che conterrà le informazioni
anagrafiche dei vincitori e l'ateneo prescelto, sarà pubblicata
entro il 30 marzo sul sito https://tirocinicrui.it. Tale
pubblicazione avrà valore di notifica per i diretti interessati.
L'obiettivo del progetto - spiega il ministero - non è solo
l'erogazione delle borse di studio ma, in senso più ampio,
l'aumento della capacità di accesso ai percorsi di grado
universitario nei confronti dei migranti, migliorando
l'accoglienza e l'integrazione dei cittadini stranieri nei
percorsi accademici. L'iniziativa sarà prioritariamente
indirizzata in favore di studenti provenienti da Paesi quali
l'Algeria, il Camerun, la Costa D'Avorio, l'Egitto, l'Etiopia,
il Kenya, la Libia, il Marocco, il Mozambico, la Repubblica
Democratica del Congo, il Ruanda, il Sud Africa, la Tunisia e,
non ultima, l'Ucraina. Con questo progetto, il Mur- su impulso
del ministro Anna Maria Bernini - conferma il proprio impegno
per favorire l'integrazione e il diritto allo studio, garantendo
pari opportunità di accesso alla formazione universitaria anche
per coloro che hanno ottenuto protezione internazionale in
Italia.
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