La Flc Cgil e Gilda Unams hanno
impugnato davanti al Tar Lazio il provvedimento del ministero
dell'Istruzione che introduce la possibilità per il docente in
possesso del titolo di specializzazione di sostegno per gli
alunni con disabilità di poter essere confermato, previa
richiesta della famiglia avallata dal dirigente scolastico, sul
medesimo posto assegnatogli nel precedente anno scolastico con
precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo
determinato.
"Il decreto impugnato - spiegano i due sindacati - viola il
principio di trasparenza necessario per garantire correttezza e
regolarità nelle procedure di reclutamento, è lesivo del diritto
all'accesso al rapporto di lavoro pubblico per chi è collocato
in posizione utile in graduatoria, contrasta con il modello
stesso di inclusione scolastica che prevede l'insegnante di
sostegno come docente della classe per favorire l'inclusione
degli alunni con disabilità e infine subordina la libertà di
insegnamento al gradimento delle famiglie superando, in modo
illegittimo, le prerogative degli organi collegiali in tema di
assegnazione dei docenti alle classi".
"Inoltre - affermano ancora i sindacati - con il ricorso
proposto, viene sollevata in via incidentale la questione di
legittimità costituzionale dell'art. 8 comma 2 del DL 71 del
2024, come convertito con modificazioni nella L. 106/2024 (da
cui deriva il DM 32/2025) sotto il profilo della manifesta
rilevanza della questione di costituzionalità con riferimento
agli art. 3, 4, 51 e 97 della Costituzione".
"Prosegue cosi l'azione di Flc Cgil e Gilda Unams di
contrasto ad un provvedimento fortemente negativo per la scuola
pubblica, incapace di dare una risposta efficace e strutturale
ai bisogni degli alunni con disabilità, a partire dalla
stabilizzazione degli oltre 130.000 posti in deroga su sostegno
e nel contempo di rispettare i diritti dei lavoratori precari",
concludono.
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