"Un osservatorio sulle trasformazioni dell'attuale panorama sociale e culturale", voluto "per aiutarci a riflettere sui temi più urgenti della contemporaneità attraverso una molteplicità di prospettive e, quindi, a pensare in modo più profondo". E' quello che, nelle parole di Miuccia Prada, ambisce a essere Fondazione Prada con le attività previste nel 2025 nelle tre sedi permanenti a Milano e Venezia e negli spazi esterni di Shanghai e Tokyo.
Osservatorio, all'interno della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, che dal 30 gennaio ospiterà "A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema", mostra a cura di Melissa Harris che esamina il processo creativo di un film. Il secondo capitolo della mostra è in programma nella sede di Shanghai dal 4 novembre 2025 al 2 febbraio 2026. Sempre all'Osservatorio, da dicembre, una mostra dell'artista e docente universitaria Hito Steyerl esplorerà diverse narrative accomunate dal tema dell'alluvione.
La Fondazione di Milano da aprile ospiterà "Typologien", indagine sulla fotografia tedesca del Novecento, e 'Nada' dell'artista belga Thierry De Cordier. Dal 18 settembre una mostra immersiva ideata dal regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu indagherà la dimensione cinematografica e culturale del suo film Amores Perros.
Dal 10 maggio al 24 novembre 2025, per la Biennale di Architettura, la sede di Venezia, Ca' Corner della Regina, ospiterà una mostra dedicata ai diagrammi concepita dallo studio AMO/OMA, guidato da Rem Koolhaas, mentre gli spazi di Prada Rong Zhai di Shanghai dal 20 marzo presenteranno "Mirroring: Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto". Una nuova collaborazione tra il regista Nicolas Winding Refn e il game creator Hideo Kojima assumerà poi la forma di una mostra dal titolo "Satellites" che si svolgerà da aprile a Tokyo.
Tra gli eventi di punta, la terza edizione della "Riccardo Muti Italian Opera Academy", progetto formativo dedicato a giovani direttori d'orchestra e maestri collaboratori da tutto il mondo, che torna nella sede milanese dal 18 al 30 novembre con una serie di lezioni, prove e concerti dedicati al Don Giovanni di Mozart. La Fondazione organizza anche i concerti del polistrumentista Laraaji e dell'organista sperimentale Kali nella Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, impreziosita dall'intervento site-specific di Dan Flavin commissionato dalla Fondazione stessa nel 1997.
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